BCE: nel 2020 crescita del PIL in termini reali a -7,3%, +3,9% nel 2021
Dopo una forte flessione nella prima metà del 2020, nel terzo trimestre il PIL in termini reali dell’area dell’euro ha fatto registrare un forte recupero ed è aumentato del 12,5% sul periodo precedente, pur rimanendo nettamente al di sotto dei livelli antecedenti la pandemia. Così scrive la Bce nel consueto Bollettino economico appena pubblicato sottolineando come, nonostante il sostegno fornito a famiglie e imprese dalle misure di bilancio, i consumatori continuano a mostrare cautela per via della pandemia e dei suoi effetti sull’occupazione e sui redditi.
I recenti progressi nella messa a punto di vaccini contro il COVID-19 consentono di ipotizzare con maggiore fiducia una graduale soluzione della crisi sanitaria. Cionondimeno, scrive la Bce, occorrerà del tempo prima che si ottenga un’immunità generalizzata, così come non si possono escludere ulteriori aumenti dei contagi, con le sfide che ciò comporta per la salute pubblica e le prospettive economiche. Questa valutazione trova sostanzialmente riscontro nello scenario di base delle proiezioni macroeconomiche per l’area dell’euro formulate a dicembre 2020 dagli esperti dell’Eurosistema. Tali proiezioni segnalano una crescita annua del PIL in termini reali del -7,3% nel 2020, del 3,9% nel 2021, del 4,2% nel 2022 e del 2,1% nel 2023.