Azionario Asia: borsa Tokyo +0,62% nonostante timori deflazione, assist da produzione industriale Cina
Mercati azionari asiatici positivi, sulla scia del dato relativo alla produzione industriale cinese, decisamente migliore delle stime. L’indice Nikkei 225 della borsa di Tokyo ha chiuso in rialzo dello 0,62% a 20.037,47 punti. La borsa di Shanghai è piatta, Hong Kong sale dello 0,14%, Sidney guadagna più dell’1%, Seoul fa +0,26%.
Nel mese di aprile la produzione industriale della Cina è salita del 3,9% su base annua, più del +1,5% atteso dal consensus, e in deciso recupero rispetto alla precedente flessione di marzo, pari a -1,1%. Dall’inizio dell’anno, il dato è sceso del 4,9% su base annua, meno del -5,4% atteso e rispetto al -8,4% di marzo.
Male sono andate invece le vendite al dettaglio, scese ad aprile del 7,5% su base annua, a conferma di come la domanda dei consumatori sia ancora in crisi, nonostante la riapertura degli esercizi commerciali consentita con l’allentamento del lockdown.
Il dato è peggiore del -6% stimato ma in recupero dal tonfo del 15,8% di marzo. Da inizio anno, causa l’effetto negativo sull’economia cinese della pandemia del coronavirus, il trend su base annua è di un tonfo del 16,2%, peggio del -15,69% stimato e un po’ meglio rispetto al precedente -19%.
I mercati si concentrano sulle notizie positive, snobbando anche l’indice dei prezzi alla produzione del Giappone, sceso ad aprile dell’1,5% su base mensile, peggio del calo atteso pari a -0,8% e in peggioramento rispetto al -0,9% precedente. Il rallentamento è il più forte dal novembre del 2016 e alimenta i timori di una caduta dell’economia giapponese in deflazione.