Autostrade-Atlantia, Conte: ‘era rapporto iniquo, concessionario arricchito enormemente’
“Su Autostrade possiamo dire che c’era un rapporto concessorio che si è trascinato per molti anni in modo iniquo e squilibrato per il pubblico. Il concessionario si è arricchito enormemente e c’erano clausole giuridiche ed economiche inique, lo abbiamo costretto a mettersi a un tavolo e non voleva sedersi”. Così il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, intervenendo ieri sera alla Festa dell’Unità di Modena, intervistato da Maria Latella.
“Abbiamo avuto un negoziato in cui se non fossimo stati testardi fino alla morte non avremmo portato a casa nulla. Stiamo attuando l’accordo, sta uscendo la controparte e avremo un nuovo assetto che ci dovrà garantire autostrade più sicure ed efficienti con tariffe più adeguate e più basse. Perché ci contestate di non risolvere i dossier?”.
Da segnalare che le ultime notizie del dossier, che risalgono allo scorso 4 settembre, vedono protagonista l’annuncio di Atlantia. holding controllata dai Benetton, relativo alla decisione di procedere alla scissione di ASPI attraverso la costituzione di una newco, ovvero di un veicolo ad hoc, in cui dovrebbe essere convogliata tutta la quota che Atlantia detiene in Autostrade, ovvero l’88%.
Il Sole 24 Ore ha precisato comunque che “lo schema al momento punta a una scissione che prevede un trasferimento di una partecipazione del 70%, più circa 4 miliardi di debiti con contestuale aumento di capitale di pari importo, per favorire l’ingresso di Cassa depositi e prestiti (CdP) – con cui le trattative vanno ancora avanti – nella newco”. Il passo successivo sarebbe la vendita di quel 18% che rimarrebbe in mano ad Atlantia. “A riguardo non è ancora stato deciso se sarà il veicolo ad assorbire quel pacchetto oppure investitori terzi”, aveva scritto lo scorso 4 settembre il quotidiano di Confindustria.