Atlantia e CDP: positivo il probabile avvio di una fase di negoziazione (analisti)
Atlantia ha rifiutato l’offerta di Cassa Depositi e Prestiti e secondo Milano Finanza, la holding dei Benetton avrebbe inviato una lettera dettagliata con i motivi del rifiuto dell’offerta. Il prezzo sarebbe una delle ragioni del rifiuto, assieme ad altre clausole che lo abbasserebbero. La lettera conterrebbe alcune condizioni per riavviare la trattativa. Il consorzio avrebbe richiesto una serie di garanzie sullo stato delle infrastrutture.
Il Messaggero sottolinea che le stime degli advisors di Atlantia valuterebbero ASPI 10.5-12 bn e la lettera di Atlantia chiederebbe inoltre di eliminare le garanzie inserite nell’offerta per complessivi 1.5 bn. CDP sarebbe disponibile a trattare, mentre il fondo Macquarie non vorrebbe migliorare l’offerta. Il Messaggero conclude sottolineando che sarebbe comunque probabile che il governo modifichi il Piano Economico e Finanziario, in attesa di approvazione da parte del CIPE.
Il probabile avvio di una fase di negoziazione è positivo, seppure la distanza fra le parti non sembrerebbe facilitare la trattativa afferma Equita Sim. Sarà importante anche verificare l’approccio del nuovo governo, che pare supportare la negoziazione. L’accordo con CDP eliminerebbe il rischio politico, risolverebbe il problema del debito nella holding (4.5 bn) ed assicurerebbe flessibilità finanziaria ad Atlantia per asset rotation o supportare Abertis, il cui leverage rimane elevato.