Atlantia, AD Autostrade su stop investimenti: ‘nessuna minaccia o ricatto, ma scelta obbligata’
“Nessuna minaccia e tantomeno nessun ricatto: la scelta di Autostrade per l’Italia di rallentare il piano da 14,5 miliardi di euro di investimenti è una scelta obbligata”. Così il numero uno di Autostrade, controllata da Atlantia,
In un’intervista rilasciata al quotidiano La Stampa. l’amministratore delegato Roberto Tomasi ha spiegato la scelta di ASPI di congelare gli investimenti in caso di mancata erogazione di un prestito con garanzia pubblica:
“Ho visto nel dibattito politico opinioni molto sferzanti nei confronti della nostra scelta di dover rallentare il piano di investimenti da 14,5 miliardi di euro. In parte ce lo potevamo aspettare, visto il generale contesto di polemica. Da quando il DL Milleproroghe ha cambiato in modo unilaterale la nostra Convenzione, il nostro rating è sceso a livello spazzatura e nessun istituto di credito ci presta più un euro per gli investimenti. Per questo a gennaio abbiamo chiesto a gran voce al governo di non approvare quella norma, ma non ci è stato dato ascolto”.
Oggi il quotidiano La Repubblica riporta il contenuto della lettera che il gruppo ha inviato al governo lo scorso 5 marzo, sottolineando che “Autostrade per l’Italia è pronta a offrire al governo, pur di non vedersi revocare la concessione sulla rete, i termini della convenzione firmata”.