News Notizie Notizie Mondo Arriva la risposta cinese: due missili a medio raggio lanciati nel mar cinese meridionale

Arriva la risposta cinese: due missili a medio raggio lanciati nel mar cinese meridionale

26 Agosto 2020 16:43

La Cina ha lanciato due missili a medio raggio nel Mar Cinese ieri mattina. Lo ha rivelato una fonte vicina all’esercito cinese. Secondo la fonte l’atto è un chiaro messaggio e avvertimento alle ingerenze americane. Uno dei missili, un DF-26B, è stato lanciato dalla provincia nord-occidentale del Qinghai, mentre l’altro, un DF-21D, è decollato dalla provincia di Zhejiang ad est.

Il movimento sarebbe dunque una risposta cinese alla notizia dell’aereo spia U-2 degli Stati Uniti entrato in una zona di divieto di volo del Paese del Dragone senza permesso durante un’esercitazione navale a fuoco vivo nel Mare di Bohai, al largo della costa settentrionale.

I missili sono stati lanciati in un’area a sud-est della provincia di Hainan e delle isole Paracel,

all’interno di una zona che era off-limits a causa di esercitazioni militari.

Il DF-26 ha una portata di 4.000 km (2.485 miglia) e può essere utilizzato in attacchi nucleari o convenzionali contro obiettivi terrestri e navali.

Il DF-21 ha un raggio d’azione di circa 1.800 km, con i media cinesi che lo descrivono come il più avanzato della serie: il primo missile balistico anti nave al mondo.

La fonte ha detto che il lancio del missile era finalizzato a migliorare la capacità della Cina di arrestare ad altre forze l’accesso alla controversa regione del Mar Cinese Meridionale. “Questa è la risposta della Cina ai potenziali rischi portati dai sempre più frequenti aerei da guerra e navi militari statunitensi in arrivo nel Mar Cinese Meridionale”.

Song Zhongping, un commentatore militare di Hong Kong, ha detto che i lanci di missili erano chiaramente destinati a inviare un segnale agli Stati Uniti. “Gli Stati Uniti continuano a testare il comportamento della Cina a Taiwan e nel Mar Cinese Meridionale, e questo ha spinto la Cina a mostrare i muscoli per far sapere a Washington che anche le portaerei statunitensi non possono fare quello che vogliono vicino ai confini cinesi”. Silenzio stampa invece dal Ministero della Difesa cinese.