American Express: fatturato finalmente in rimonta con balzo spese carte di credito, l’assist dai Millennials e dalla Gen Z
L’accelerazione dei consumi, sostenuta dalla riapertura delle economie a livello globale, si è tradotta in un forte aumento del fatturato di American Express. Il giro d’affari del colosso americano è salito del 33% a $10,2 miliardi rispetto ai $7,7 miliardi del secondo trimestre del 2020, e al di sopra dei $9,6 miliardi attesi dal consensus. Interrotta la scia di cinque trimestri consecutivi in cui il fatturato di American Express era sceso.
“Abbiamo assistito all’accelerazione della spesa da parte dei possessori delle carte di credito rispetto al trimestre precedente, fino a raggiungere livelli superiori, nel mese di giugno, rispetto a quelli precedenti la pandemia: la più grande fetta di questa crescita delle spese è arrivata dai Millennials, dalla Generazione Z e dalle piccole imprese”, ha commentato Stephen Squeri, presidente e amministratore delegato del gruppo.
Le spese di marketing sostenute da AXP sono aumentate del 63%, in vista del lancio della US consumer Platinum Card.
Gli utili netti si sono attestati nel secondo trimestre a $2,3 miliardi, in decisa crescita rispetto 257 milioni su base annua dello stesso periodo dell’anno scorso, sulla scia anche del rilascio di $866 milioni di quelle riserve che erano state accantonate per far fronte a crediti deteriorati potenziali che avrebbero potuto presentarsi con la crisi innescata dalla pandemia Covid-19. L’utile per azione si è attestato a $2,80, rispetto agli appena 29 centesimi per azione del secondo trimestre del 2020. Stracciate le stime degli analisti, che avevano previsto un attivo per azione di $1,64.
Il titolo segna un rally del 3,6% in premercato.