A Piazza Affari prevale la cautela, spazio alle vendite: i peggiori e i migliori di giornata del Ftse Mib
Chiusura in calo per Piazza Affari dopo un avvio all’insegna della cautela. L’umore è peggiorato nel pomeriggio, con l’avvio di Wall Street che ha aperto in calo in scia al dato sui sussidi di disoccupazione con le richieste settimanali che sono state superiori alle attese degli analisti. In generale, tra gli investitori prevale anche una certa prudenza alla luce degli aumenti nei casi di coronavirus che hanno minato la speranza di una rapida ripresa economica. Negli Stati Uniti si conferma la ripresa delle infezioni in alcuni stati: l’Arizona ha riportato un numero record di nuovi casi confermati, mentre il Texas ieri ha visto un picco giornaliero dell′11% nelle ospedalizzazioni per i pazienti con Covid-19. Da segnalare in Europa il crollo della tedesca Wirecard a seguito dell’ennesimo rinvio dell’approvazione del bilancio 2019 da parte del revisione E&Y.
In questo scenario incerto l’indice Ftse Mib ha archiviato la seduta con una flessione dello 0,51% a quota 19.485,76 punti. Sul fondo del listino i bancari capeggiati da Fineco (-3,4%); male anche Bper a -3,2% che ha incassato la bocciatura di Kepler Cheuvreux che ha ridotto la raccomandazione da buy a hold. In frenata anche Banco BPM e Unicredit che hanno ceduto circa l’1,8 per cento. Tra i titoli del comparto energetico si segnala il -1% di Tenaris, mentre Eni è scesa dello 0,7 per cento. Anche Enel ha chiuso in calo dello 0,4 per cento. Nel pomeriggio Enel Green Power ha annunciato di avere avviato la costruzione dell’ampliamento da 199 MW del parco eolico di Cimarron Bend a Clark County, in Kansas. a costruzione, che prevede un investimento di oltre 281 milioni di dollari statunitensi, dovrebbe essere completata entro la fine del 2020.
Flessione di circa lo 0,3% per FCA dopo che la Commissione Europea Antitrust ha deciso di aprire un’indagine approfondita in merito al rischio di posizione dominante nel segmento degli LCV derivante dalla fusione PSA-FCA. L’indagine avrà una durata di 4 mesi per concludersi entro il 22 ottobre.
Sul fronte degli acquisti si è messa in evidenza Mediobanca che ha mostrato un rialzo dell’1,8 per cento. Bene anche gli industriali, con Prysmian e Stm che hanno guadagnato rispettivamente il +1,6% e il +1,3 per cento. Si è chiusa in rialzo la seduta anche per Terna (+1,2%). Il gruppo, in seguito all’avvio del procedimento autorizzativo da parte del ministero dello Sviluppo Economico dell’intervento di razionalizzazione della rete elettrica tra Malcontenta e Fusina dello scorso 26 maggio, pubblicherà domani l’avviso contenente l’elenco delle particelle relative alle aree potenzialmente interessate dalle opere, situate nei Comuni di Venezia e Mira. L’investimento relativo alla razionalizzazione della rete elettrica tra Malcontenta e Fusina, del valore di circa 190 milioni di euro, permetterà di aumentare l’efficienza del sistema elettrico regionale.