Crediti verso clienti
Crediti per cassa concessi ai clienti (imprese non bancarie, Stato, enti pubblici e famiglie) a qualunque titolo, a breve, medio e lungo termine. Sono esclusi i crediti di firma e gli altri impegni, nonch? i crediti verso banche. Comprendono i conti correnti (saldi attivi), i mutui, le anticipazioni, i finanziamenti e i pronti contro termine; si riferiscono a crediti verso residenti in Italia e all?estero. Sono compresi sia i crediti in bonis (verso clienti ritenuti solvibili) sia i crediti dubbi costituiti dalle sofferenze (crediti verso soggetti in insolvenza anche se non accertata giudizialmente), dagli incagli (crediti verso soggetti ritenuti in temporanea difficolt?), dai crediti ristrutturati e in corso di ristrutturazione (dove la banca acconsente a modifiche delle condizioni originarie, ad esempio mediante riscadenziamento subendo perdite) e dai crediti non garantiti verso Paesi a rischio. I crediti dubbi sono valutati sulla base della quota che gli amministratori ritengono di potere recuperare (quindi corrispondenti ai crediti nominali, depurati dei fondi svalutazione accantonati a titolo specifico). La stima di tale quota varia sia a seconda della maggiore o minore prudenza con la quale viene redatto il bilancio sia dal modello di valutazione eventualmente applicato dalla singola banca. Esiste talvolta un fondo svalutazione crediti generico, stanziato forfetariamente e portato in detrazione dei crediti in bonis a fronte delle partite che inevitabilmente diventeranno problematiche. Tipici i crediti ?scaduti? e non pagati, che la banca non ritiene ancora incagliati.