Zona Euro: la BCE si prepara a “ridurre e prolungare”
“Lower for longer”. Questa la formula che secondo gli analisti sarà annunciata nel corso del meeting della Banca Centrale Europea della prossima settimana. Acquisti di titoli pubblici ridotti, ma scadenza dello shopping posticipata.
Tre gli scenari che secondo gli analisti di analisti di ING potrebbero essere seguiti: il primo, soprannominato “Fed Style”, prevede una riduzione graduale degli acquisti su base mensile o trimestrale, sulla scorta di quanto fatto dalla Banca Centrale statunitense. Il secondo, “Staircase” (scalinata), prevede una diminuzione da 60 a 40 miliardi a partire da gennaio e di altri 20 miliardi nei mesi successivi (senza una tempistica predefinita).
L’ultimo, il più probabile, è il “Lower for longer”, contempla un taglio maggiore delle stime, attualmente fissate a 20/25 miliardi, e un’estensione del piano fino alla fine del 2018. “Riteniamo che la BCE opterà per il ‘lower for longer’, in scia del percorso delineato nel 2016”.
“Si tratta della prima volta dall’inizio del QE che la comunicazione da parte dei policymakers di Eurolandia è univoca: sia i falchi che le colombe sembrerebbero d’accordo sulla necessità di rallentare gli acquisti in maniera graduale”, ha detto Frederik Ducrozet, economista di Pictet Wealth Management.
Nel complesso, un tapering particolarmente “soft” sembrerebbe la soluzione migliore per un contesto europeo che nonostante i continui miglioramenti si trova ancora a dover fronteggiare sfide particolarmente rischiose. La cautela sarebbe inoltre funzionale a uno spostamento in avanti delle aspettative per un primo rialzo dei tassi, attualmente fissate al 2019, e rappresenterebbe un compromesso che permetterebbe agli operatori di prepararsi a un futuro senza lo shopping targato BCE.