Zona Euro: Commissione UE, nel 2017 crescita economica di Eurolandia ai massimi da 10 anni. Rivisto al rialzo il dato italiano
Nel 2017 l’economia di Eurolandia farà segnare il tasso di crescita maggiore degli ultimi 10 anni. Parola della Commissione Europea, che questa mattina ha pubblicato le nuove stime autunnali. Nell’anno corrente, il Pil è visto in aumento 2,2%, lo 0,4% in più rispetto al 2016. A maggio la Commissione aveva stimato un +1,7%.
“Nel 2017, l’economia europea ha registrato un andamento decisamente migliore del previsto, grazie alla resilienza dei consumi privati, alla crescita globale e al calo della disoccupazione”, riporta la nota della Commissione. “Crescono anche gli investimenti in scia di condizioni finanziarie favorevoli e di un sentiment economico notevolmente migliorato e di una minore incertezza”.
Considerando la debolezza del mercato del lavoro e il basso tasso di crescita delle retribuzioni, la ripresa dell’economia è definita “incompleta” e quindi ancora “dipendente” dalle misure di sostegno. Il dato 2018 è stato rivisto dall’1,8 al 2,1 per cento mentre nel 2019 il Pil dovrebbe segnare un +1,9%.
L’inflazione è destinata a confermarsi sotto quota 2% nel periodo di riferimento: all’1,5% quest’anno, il prossimo scenderà al 1,4% e nel 2019 dovrebbe attestarsi all’1,6%.
Per quanto riguarda il nostro Paese, la proiezione sul 2017 passa dallo 0,9 all’1,5 per cento, in linea con le stime del nostro esecutivo mentre sull’anno prossimo le autorità europee si attendono un +1,3% e il governo un +1,5%. Nonostante un calo, dal 133,1 al 132,1%, la view sul debito/Pil continua ad essere maggiore di mezzo punto percentuale rispetto alla valutazione del governo Gentiloni. Andamento analogo sul 2018: anche se in calo dal 132,5 al 130,8, la view della Commissione è maggiore del 130% governativo.
Capitolo a parte merita il Regno Unito, che secondo le stime nei prossimi due anni farà segnare tassi di crescita più bassi di quasi tutti i Paesi europei. Bruxelles ha portato dall’1,8 all’1,5% il dato 2017 mentre per il 2018 e il 2019 la “Perfida Albione” segnerà rispettivamente una tasso di crescita del Pil all’1,3 e all’1,1%. “La crescita degli investimenti è stimata in calo, visto che, alla luce dell’attuale fase di incertezza, diverse società continueranno a rinviare gli investimenti”.