WTI: attacca resistenza dei 60 dollari e segna nuovi massimi YTD
Quotazioni del petrolio ancora al rialzo. In particolare oggi il WTI segna nuovi massimi Ytd a 60,32 dollari cercando di oltrepassare la soglia psicologica dei 60 dollari. Un ostacolo particolarmente arduo visto il periodo di 3 mesi su cui le quotazioni si erano arrestate nel 2015, prima di proseguire la strada in discesa.
Da inizio anno le quotazioni del WTI hanno segnato un rialzo del 11,97%, passando da poco più di 52 dollari a 60 della giornata di oggi. Una performance legata al ribilanciamento del mercato grazie principalmente ai meeting Opec che ha confermato il taglio della produzione per i Paesi del cartello e loro alleati.
Negli ultimi due mesi però ad aver spinto le quotazioni sono stati più elementi non prevedibili ed esogeni, che non quelli tipici della domanda e dell’offerta, compreso l’ultimo meeting Opec di fine novembre. Ricordiamo infatti che il WTI dopo il balzo di metà novembre, legato ad un ingente sversamento da 795 mila litri di petrolio nell’area presso la Keystone pipeline (che consente il trasporto di petrolio dal Canada al Midwest degli Stati Uniti), ha raggiunto i 60 dollari al barile anche grazie alla notizia dell’esplosione di un oleodotto in Libia, probabilmente a causa di un attentato terroristico. Il danno ha generato una riduzione di circa 90.000 barili al giorno di petrolio, mentre nulla si sa ancora sui tempi necessari per rimettere in funzione l’oleodotto.
Il Brent invece, nel mese di dicembre, ha beneficiato della chiusura per alcune settimane della pipeline Fortis nel Mare del Nord, a causa di un guasto. Blocco che ha ridotto l’offerta di 450 mila barili al giorno.
I titoli del comparto oggi, dopo un’apertura in rosso si mantengono sulla parità ad esclusione di Saipem che è in lieve rialzo. Eni è stabile a 13,95 euro, Tenaris è a 13,27 euro, mentre Saipem cresce dello 0,5% a 3,85 euro.
Analisi tecnica su Saipem
Il titolo della oil services italiana dalla fine di agosto 2017 ha avviato una fase rialzista che ha portato i corsi dal minimo di 2,94 euro agli attuali 3,86 euro. I prezzi dunque affrontano la trend line ribassista di medio periodo tracciata sui massimi del 4 aprile e 7 novembre, poi confermata il 27 dicembre scorso. Questo è il primo scoglio al rialzo del titolo, a cui poi segue l’importante resistenza statica dei 4 euro.