Wall Street: nel 2020 attenzione a questi titoli. 2019 da incorniciare, Apple e Microsoft tra le vincenti
Una performance da urlo, si potrebbe dire. Il 2019 sarà ricordato a Wall Street come l’anno migliore – in termini di trend su base annua – degli ultimi sei anni per lo S&P 500 e per il Nasdaq e degli ultimi due anni per l’indice Dow Jones.
In particolare, lo S&P 500 ha segnato un rally del 28,9%, riportando il rialzo più forte dal 2013, quando era balzato del 29,6%; anche per il Nasdaq l’anno scorso è stato il migliore dal 2013: gli acquisti hanno fatto salire il listino hi-tech del 35,2%.
Il Dow Jones ha fatto invece +22,3%, segnando la performance migliore dal 2017.
L’ultima seduta dell’anno 2019, quella dello scorso 31 dicembre, non è stata stellare: lo S&P 500 ha chiuso in progresso dello 0,3% a 3.230,78; anche il Nasdaq Composite è avanzato dello 0,3% per concludere il 2019 a 8.972,60. Il Dow Jones Industrial Average è salito di 76,30 punti, o anch’esso dello 0,3%, a 28.538,44.
Ma l’anno scorso resterà senza alcuna ombra di dubbio memorabile per Wall Street, soprattutto se si considerano le diverse sfide a cui ha dovuto far fronte, in primis le continue schermaglie nella guerra commerciale tra gli Stati Uniti di Donald Trump e la Cina di Xi Jinping e i timori di recessione che hanno costretto la Federal Reserve di Jerome Powell a fare dietrofront e a tagliare i tassi sui fed funds per ben tre volte.
C’è da dire comunque che le tensioni commerciali si sono notevolmente smorzate nel quarto trimestre, grazie prima alle scommesse sull’arrivo di un’intesa, poi per l’annuncio della stessa, battezzata “Phase 1”, Fase 1 di un più ampio accordo commerciale a cui le controparti tenderebbero. Tra l’altro, nelle ultime ore, Donald Trump ha pubblicato su Twitter un post in cui ha affermato che firmerà l’accordo Phase 1 il prossimo 15 gennaio.
NEL 2020 OCCHIO ALLE LARGE CAP, MA CI SARA’ LA SPALLA FED
Certo, sarà difficile replicare il rally del 2019, nel corso del 2020. In una nota riportata dalla Cnbc Nicholas Colas, co-fondatore di DataTrek Research ha per esempio scritto che i titoli “delle società a larga capitalizzazione versano in una condizione rischiosa“.
Colas ha spiegato infatti che “le valutazioni sono alte e che i livelli dei debiti corporate viaggiano a valori record”. Detto questo, “sappiamo che la Federal Reserve ha imparato la lezione e che sarà veloce a tagliare (ulteriormente i tassi) se necessario, confermandosi invece lenta – molto lenta – ad alzarli”.
Guardando ai titoli di maggior successo del 2019, Apple e Microsoft sono volate rispettivamente dell’86,2% e del 55,3% nel 2019, aggiudicandosi il titolo di azioni migliori del Dow Jones, nel corso del 2019, e incidendo per il 15% circa sui guadagni totali incassati nell’anno dallo S&P 500.
I titoli dei produttori di chip Advanced Micro Devices, Lam Research e KLA Corp. sono stati i migliori dello S&P, con i primi due in rally di oltre +100% nell’anno, e KLA che ha fatto +99,1%.
Anche Target e Chipotle Mexican Grill hanno segnato rialzi superiori a +90% nel 2019.
Martedì 31 dicembre ha messo anche la parola fine al decennio di trading. Negli ultimi 10 anni, giusto per avere un’idea delle valutazioni di Wall Street, lo S&P 500 ha fatto più del +188%, superando in termini di rendimento totale (che include i dividendi) +255%.