Notizie Notizie Mondo Wall Street inarrestabile sotto presidenza Trump, Dow Jones +10mila punti da sua elezione

Wall Street inarrestabile sotto presidenza Trump, Dow Jones +10mila punti da sua elezione

18 Dicembre 2019 09:34

Manca meno di un anno alle elezioni presidenziali 2020 e Donald Trump non perde occasione per sottolineare l’euforia che sta accompagnando i mercati nel corso della sua presidenza. Le tensioni sui dazi innescate dallo stesso Trump in questi ultimi anni non hanno mai realmente scalfito il trend rialzista, anzi il confronto con l’equity cinese vede Wall Street uscirne trinfante. 

Il Dow Jones Industrial Average viaggia sui massimi storici in area 28.300 punti, il che significa che ha guadagnato 10.000 punti, pari a più del 54%, dalla vittoria elettorale di Trump l’8 novembre 2016. Il benchmark S&P 500 ha guadagnato oltre il 46% e anch’esso viaggia sui massimi di sempre. Trump in questi giorni, così come nel corso di tutto il suo mandato, non ha mancato di sottolineare i record di borsa indicando come dal giorno della sua elezione sono stati ben 133 le chiusure record del Nasdaq, il migliore tra i principali indici Usa.

Trump ha mantenuto le sue promesse sul fronte delle agevolazioni fiscali innescando il primo rally durante la sua presidenza e poi si è dedicato al compito di “riscrivere gli accordi commerciali globali a favore dell’America”.

Agli occhi degli investitori la strategia del tycoon ha avuto successo e in confronto con l’azionario cinese è alquanto eloquente. L’Hang Seng di Hong Kong ha guadagnato il 20,4% dalle elezioni di Trump, meno della metà degli indici di Wall Street e peggio ha fatto lo Shanghai Composite cinese che ha perso il 7,2%. Delle principali Borse globali, solo il Nikkei con oltre +44,1%, si è avvicinato ai guadagni dei mercati statunitensi.

 

Un anno di S&P 500

L’S&P 500 a inizio ottava ha sfiorato la soglia psicologica di 3.200 punti. “Considerando che a Natale scorso chiuse a 2.351, non proprio una performance banale questa ottenuta in meno di un anno (+36%), anche se la faccenda è favorita dal fatto che Wall Street perse oltre il 9% a Dicembre 2018, nonostante un recupero del 6,5% tra Natale e Capodanno”, rimarca Giuseppe Sersale, Strategist di Anthilia Capital Partners Sgr.

Trump intanto ieri è tornato a parlare anche della Federal Reserve, uno dei suoi ‘bersagli’ preferiti in questi anni. “Sarebbe fantastico se la Fed abbassasse ulteriormente i tassi di interesse e l’accomodamento quantitativo”, ha scritto su Twitter, aggiungendo: “E’ il momento di farlo con il dollaro Usa che è molto forte contro le altre valute e l’inflazione è quasi nulla, l’export USA ne trarrebbe beneficio”. La Fed ha tagliato per ben tre volte i tassi quest’anno, ma ha annunciato una pausa in attesa di vedere gli sviluppi della congiuntura Usa.