Notizie Dati Bilancio Mondo Wall Street: il calendario dei risultati trimestrali, si parte con le banche

Wall Street: il calendario dei risultati trimestrali, si parte con le banche

3 Ottobre 2024 14:21

Il mese di ottobre segna l’inizio di una nuova stagione di trimestrali a Wall Street, un momento sempre molto atteso dagli investitori per valutare lo stato di salute delle aziende statunitensi. Si comincia l’11 ottobre 2024, con le grandi banche a fare da apripista: JPMorgan e Wells Fargo saranno tra le prime a rilasciare i risultati finanziari, insieme a BlackRock. A seguire gli altri istituti di credito e le big dei comparti media, automotive e tecnologia. Ecco le date più importanti da segnare in rosso sul calendario.

Le date dei Cda delle trimestrali Usa

Per gli investitori la earning season rappresenta una finestra critica, che può indirizzare la direzione dei mercati in vista dell’ultima parte dell’anno. I risultati finanziari non solo riflettono la capacità di adattamento delle singole aziende, ma offrono una fotografia dettagliata dell’economia globale, in un momento in cui l’inflazione, le politiche monetarie e le dinamiche geopolitiche ricoprono un ruolo sempre più rilevante, in attesa anche delle elezioni statunitensi del 5 novembre.

Ecco quindi il calendario dei risultati delle principali società di Wall Street:

Società Data trimestrale Trimestre
JPMorgan venerdì 11 ottobre 2024
Wells Fargo venerdì 11 ottobre 2024
BlackRock venerdì 11 ottobre 2024
Citigroup martedì 15 ottobre 2024
Goldman Sachs martedì 15 ottobre 2024
Bank of America martedì 15 ottobre 2024
Morgan Stanley mercoledì 16 ottobre 2024
Netflix giovedì 17 ottobre 2024
Tesla mercoledì 23 ottobre 2024
Meta mercoledì 30 ottobre 2024

Fonte Bloomberg

I conti di JPMorgan, Goldman Sachs e le altre banche Usa

Il primo blocco di trimestrali, oltre alle già citate JPMorgan, Wells Fargo e BlackRock, comprende anche le altre banche di Wall Street. Il 15 ottobre toccherà a Citigroup, Goldman Sachs e Bank of America, mentre Morgan Stanley alzerà il velo sugli utili il 16 ottobre.

Il settore finanziario, da sempre un indicatore dello stato dell’economia statunitense, verrà monitorato con particolare attenzione, in un contesto di tassi d’interesse ancora elevati – ma previsti in calo con i tagli della Fed – e i residui timori di recessione. Le performance delle principali banche del Paese forniranno un primo sguardo sull’impatto di questi fattori su utili, prestiti e investimenti.

Netflix, Tesla e Meta fra le società nel radar

Dopo i conti delle banche, Netflix sarà una delle prime società a svelare i risultati, in uscita il 17 ottobre. Il gigante dello streaming sta affrontando una fase cruciale, dopo il lancio degli abbonamenti con pubblicità e la stretta sugli account condivisi, mentre la concorrenza dei rivali (tra cui Prime Video e Disney) si fa sempre più serrata.

Pochi giorni dopo, il 23 ottobre, sarà il turno di Tesla, dopo i dati inferiori alle stime, seppur in crescita, sulle consegne di veicoli elettrici nel terzo trimestre. La società di Musk dovrà dimostrare di poter mantenere la leadership nel settore automobilistico elettrico, nonostante le minacce dei produttori cinesi, su tutti BYD.

Il 30 ottobre invece i riflettori si sposteranno su Meta Platforms, il gigante di Mark Zuckerberg, che dovrà fornire aggiornamenti sulle sue ambiziose strategie nel metaverso e sulle performance del suo core business pubblicitario.

Attesa per conti big tech: da Microsoft a Apple e Nvidia

Le altre big tech come Microsoft, Alphabet e Apple, che storicamente muovono in modo significativo l’andamento del mercato, riveleranno i propri numeri successivamente. Per tutte queste società, sono attesi importanti aggiornamenti sul fronte dell’intelligenza artificiale, in particolare sulla capacità di monetizzare l’AI attraverso la commercializzazione di nuovi prodotti e servizi.

Per Microsoft, così come per Amazon, focus anche sulle performance nel cloud computing (rispettivamente con le suite Azure e AWS). Alphabet e Apple dovranno dimostrare di saper mantenere intatta la loro capacità di innovazione e di poter gestire eventuali rallentamenti della domanda, mentre Nvidia sarà chiamata a confermare le enormi aspettative sulla domanda di chip per l’AI.