Vertice G20 con Trump-Jinping, banche centrali, e inflazione Ue: perchè i mercati guardano a questi appuntamenti
Mentre sui mercati gli operatori non perdono di vista l’affaire Brexit (dopo il via libera del consiglio europeo all’intesa su Brexit) e il tema Italia (con le prove di dialogo tra Governo italiano e Commissione europea) torna in primissimo piano anche il tema dazi in vista dell’atteso G20 di Buenos Aires (gli appuntamenti in calendario) a margine del quale è previsto l’incontro tra il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, e il numero uno cinese Xi Jinping.
“È probabile che dall’incontro emergeranno segnali incoraggianti grazie all’interesse delle due amministrazioni di calmare le acque dopo due mesi pesanti per i marcati finanziari, anche se la strada per una vera intesa si presenta ancora lunga e tortuosa”, affermano gli strategist di Mps Capital Services, commentando gli appuntamenti clou di questa settimana sui mercati finanziari. Su questo fronte, secondo Alessandro Balsotti, strategist di Jci Capital, “un incontro conciliante tra Trump e Xi o anche solo l’avvicinarsi ad esso con un clima preparatorio distensivo sembrano un catalizzatore perfetto per ripulire nuovamente il mercato dall’iper-venduto di breve”.
LE BANCHE CENTRALI
Oltre ai commerciali, si prospetta una settimana densa di dati macroeconomici in arrivo dagli Stati Uniti e dal Vecchio continente. Non solo, tornano a ritagliarsi un ruolo da protagoniste anche le banche centrali. A partire da oggi sono previsti diversi interventi da parte dei principali banchieri centrali: in agenda nel pomeriggio il discorso di Mario Draghi, presidente della Banca centrale europea (Bce), e quello del numero uno della Bank of England (BoE), Mark Carney. Lato Federal Reserve (Fed) in calendario mercoledì il discorso del presidente Jerome Powell, mentre il giorno successivo a partire dalle 20 verranno pubblicati i verbali dell’ultima riunione di novembre della Fed.
COSA MONITORARE SUL FRONTE MACRO
Anche sul fronte macro, Stati Uniti in primo piano. Nel corso dell’ottava è attesa mercoledì 28 novembre la pubblicazione del dato sul Pil annualizzato USA relativo al terzo trimestre 2018 (stima flash), mentre il giorno successivo è atteso il dato Pce sull’inflazione e i dati su reddito e spasa famiglie (giovedì 29 novembre). Per la zona euro i dati principali si concentrano nell’ultima seduta della settimana: lettura flash dell’inflazione di novembre, ma anche vendite al dettaglio Germania e inflazione e Pil per l’Italia.
A livello macro l’ottava è partita con le nuove deboli indicazioni arrivate dalla Germania (dopo il Pil e i Pmi diffusi venerdì scorso). A deludere oggi è stato l’atteso indice Ifo, che misura la fiducia degli imprenditori tedeschi, che è sceso per il terzo mese consecutivo a 102 punti a novembre contro i 102,9 punti di ottobre (dato rivisto da 102,8 punti). Il mercato indicava un dato pari a 102,3 punti.