Notizie Notizie Italia Verso un semestre ad alta volatilità, guerra commerciale è il rischio numero uno

Verso un semestre ad alta volatilità, guerra commerciale è il rischio numero uno

2 Luglio 2018 10:39

Parte oggi il nuovo semestre sui mercati con tensioni decisamente più accentuate rispetto a quelle messe in conto qualche mese fa. La questione dazi tiene sempre più banco con il botta e risposta tra Donald Trump e Cina delle ultime settimane che preannuncia un’estate particolarmente “calda”. Secondo Mps Capital Services i mesi estivi saranno il banco di prova per la messa a punto di un’intesa sul tema dazi che il presidente USA ha tutto l’interesse di realizzare e valorizzare in ottica elezioni di mid-term. “Nel frattempo verosimilmente non mancheranno i momenti di escalation di tensione che porteranno a fasi di risk off sui mercati – rimarca l’outlook pubblicato oggi da MPS Capital Services – Se questa idea risulterà corretta, gli operatori inizieranno presto a scontare il peso dei dazi nelle stime di crescita ed utili. A mercati azionari in calo in scia al rallentamento degli EPS e alla revisione al ribasso delle guidance, faranno da contraltare gli acquisti sui titoli governativi core, con il tasso Treasury a 10 anni che è atteso riportarsi in area 2,70%”.

La liquidità inizia ad avere un costo man mano che la Fed procede con i rialzi dei tassi d’interesse e “pertanto gli investitori dovrebbero e potrebbero adottare un atteggiamento più prudente nelle loro scelte di asset allocation”, sottolinea Vincenzo Longo, market strategist di IG.

L’ultimo sondaggio di BofA Merril Lynch evidenzia infatti deflussi netti dall’azionario globale per 29,7 miliardi di dollari nell’ultima settimana, il secondo valore più alto di sempre, di cui 24,2 miliardi solo dall’azionario USA (terzo valore più alto di sempre).

“Il pericolo numero uno rimane quello di un’escalation delle tensioni commerciali che potrebbero sfociare in una guerra Trump vs tutti”, aggiunge Longo con il pericolo di una guerra commerciale a tutto campo che richiama a una certa cautela considerando anche le performance dei mercati azionari degli ultimi anni “e il rialzo dei rendimenti sui Treasury, che inizia a fare crescere il costo opportunità di detenere azioni”.

Quattro motivi per rimanere cauti
Approccio cauto anche per Equita Sim che indica 4 fattori validi per mantenere un approccio prudente e mantenere una riserva di liquidità per approfittare di eventuali correzioni. Le politiche monetarie più restrittive da parte delle banche centrali, rimarca Equita, possono avere un impatto sulla volatilità, sui tassi d’interesse e conseguentemente sulle valutazioni dei titoli; in secondo luogo i continui annunci di misure protezionistiche del presidente Trump possono avere un impatto negativo sulla crescita globale; terzo, i persistenti segnali di accelerazione dell’inflazione Usa, che arrivano al momento non tanto dai dati macro, ma dalle aziende, segnalano la necessità di alzare i prezzi avendo subito un sensibile aumento dei costi. Infine, quanto accaduto ai BTP evidenzia l’elevato valore opzionale della liquidità, cioè la possibilità di comprare nel momento in cui sul mercato ci sono solo venditori.