Venezuela: Maduro lancia il Petro, la criptovaluta di Stato
Il presidente venezuelano Nicolas Maduro ha annunciato la creazione di una nuova moneta virtuale per combattere il blocco finanziario imposto dagli Stati Uniti. Nel suo consueto appuntamento domenicale, il presidente è solito rivolgersi alla nazione in diretta TV nel suo “Los domingos con Maduro”, il leader politico ha annunciato l’istituzione di una criptomoneta, il Petro.
Si tratta di un provvedimento, ha detto Maduro, che “ci permetterà di intraprendere nuove forme di transazioni finanziarie internazionali destinate allo sviluppo economico e sociale del nostro paese”. La nuova moneta sarà basata sul maggiore tesoro a disposizione del Paese, le riserve oro, petrolio, gas e diamanti. Maduro ha già approvato la creazione dell’osservatorio BlockchainBase che si occuperà di fornire una base istituzionale, politica e giuridica per lo sviluppo del progetto.
Quelle venezuelane rappresentano le maggiori riserve di petrolio al mondo, anche se al momento sono sfruttate solo in minima parte. Nella fascia dell’Orinoco potrebbero trovarsi fino a 1.300 miliardi di barili, pari a quasi tutte le risorse di petrolio convenzionale del globo. Il problema è che si tratta di un greggio “extra pesado”, particolarmente difficile e costoso da prelevare e che necessita di complessi trattamenti prima di poter essere utilizzato (di densità compresa tra 4 i e i 16 gradi, va sempre diluito con greggi più leggeri o prodotti raffinati).
E, dopo anni di malamministrazione, le imprese venezuelane non sono in grado di sfruttare questo enorme tesoro: a 3,6 milioni di barili giornalieri nel 2005, l’anno scorso l’output è sceso a 2,3 e attualmente dovrebbe attestarsi a 1,9 milioni. Le riserve ufficiali del Paese dovrebbero attestarsi in quota 300 miliardi di barili, collocando Caracas al primo posto nella classifica mondiale (260 miliardi per l’Arabia Saudita).
Debilitato dal blocco e da un’inflazione in quota 250%, il bolivar non può più essere utilizzato per gli scambi internazionali. Da qui l’idea di creare una nuova moneta, virtuale, “per progredire in materia di sovranità monetaria e per procedere alle transazioni finanziarie nonostante il blocco”.
Si tratta di un provvedimento atipico, le criptovalute nascono libere da vincoli con autorità centralizzate, che prova a sfruttare l’enorme interesse suscitato negli ultimi anni dalle valute virtuali (il Bitcoin quota 11.600 dollari, +1.450% rispetto a un anno fa). “Il XXI secolo è arrivato!”, ha detto Maduro senza fornire ulteriori dettagli sulle modalità o le tempistiche del lancio della nuova moneta (e intanto il Petro è già ribattezzato la “clepto-valuta”).