Valzer dei banchieri: Morelli lascia Mps, Mustier (Unicredit) tentato da Hsbc
Il 2020 era atteso come l’anno dell’M&A per le banche e l’offerta di Intesa Sanpaolo verso UBI ha subito scosso le acque, ma nel frattempo si è innescato anche il valzer dei banchieri. La prima a muoversi è stata UBS che con largo anticipo ha annunciato che al posto di Ermotti arriverà da Ing l’olandese Hamers.
Ieri è arrivato poi l’annuncio di Marco Moretti che ha comunicato al cda di Mps l’indisponibilità a un nuovo incarico in vista dell’assemblea di aprile che designerà il nuovo cda.
E sempre ieri è arrivato il rumor più clamoroso, ossia la possibile uscita di Jean Pierre Mustier da Unicredit in direzione Hsbc. Indiscrezione che ha fatto scattare le vendite sul titolo del gruppo di piazza Gae Aulenti, arrivato a cedere oltre il 4% dopo le 17:00 per poi chiudere a -2,92%. Unicredit che soffre anche oggi con -2,48% a 13,378 euro.
Mustier, stando al rumor rilanciato da Bloomberg, sarebbe uno dei principali candidati alla carica di ceo di Hsbc e avrebbe già avuto dei contatti con la banca britannica. Tra i candidati c’è anche l’attuale ceo ad interim Noel Quinn, che nei giorni scorsi ha annunciato possibili tagli di 35.000 dipendenti (pari al 15% della forza lavoro di Hsbc) nell’arco dei prossimi tre anni. Bocche cucite con ‘no comment’ sia del portavoce di Mustier che da Hsbc.
L’articolo di Bloomberg rimarca come il nome di Mustier – che prima di Unicredit era stato Societe Generale – era stato indicato anche per Deutsche Bank in sostituzione di John Cryan nel 2018, posto che alla fine andò a Christian Sewing.
Il colosso bancario britannico ha riportato nel 2019 un utile netto di 5,97 miliardi di dollari, in calo del 53% rispetto al 2018, con una svalutazione dell’avviamento di 7,3 miliardi principalmente per le attività europee di investment banking e commercial banking. “Alcune performance non sono accettabili”, ha detto Noel Quinn. La banca ha anche annunciato lo stop del buyback per 2 anni.
Mustier è alla guida di UniCredit da quattro anni e ha ultimato il piano Trasform 2019 che ha permesso la pulizia del bilancio della banca con taglio dei costi su larga scala. Un track record che rende il banchiere molto appetibile per una realtà come Hsbc che ha proprio la necessità di portare avanti un corposo piano di ristrutturazione.