Notizie Notizie Italia Unipol-Popolare Sondrio: costa sta succedendo. Mps KO, guida ribassi banche

Unipol-Popolare Sondrio: costa sta succedendo. Mps KO, guida ribassi banche

6 Settembre 2023 15:45

Unipol: l’annuncio su Banca Popolare di Sondrio dopo i rumor. Il rally della ‘preda’ si smorza, mentre Mps scivola di quasi -5%. UniCredit -4%.

“Con riferimento alle notizie apparse in data odierna su alcuni organi di stampa, Unipol Gruppo S.p.A. precisa di aver avviato le attività propedeutiche all’ottenimento delle necessarie autorizzazioni da parte delle competenti Autorità di Vigilanza (italiane ed estere) al fine di valutare, tenuto conto delle condizioni di mercato e di contesto generale tempo per tempo in essere, possibili futuri incrementi della partecipazione detenuta dal Gruppo Unipol in Banca Popolare di Sondrio”. Così ha annunciato stamattina la compagnia assicurativa guidata dal ceo Carlo Cimbri, in risposta alle indiscrezioni che sono state snocciolate oggi dal quotidiano La Repubblica.

La nota ha confermato in parte i rumor relativi all’intenzione del gruppo di salire nel capitale di Banca Popolare di Sondrio, la banca valtellinese in cui Unipol è già azionista di maggioranza, con una quota pari al 9,5%.

Unipol è azionista di maggioranza anche di un’altra banca: Bper, quotata sul Ftse Mib. E questo particolare è stato più che sufficiente a riaccendere a Piazza Affari le speculazioni su un risiko bancario:

quel risiko bancario che aveva visto nelle vesti di preda non tanto Popolare di Sondrio, in questi ultimi mesi, ma Mps Monte dei Paschi di Siena, la banca senese controllata ancora dal Mef che, per quanto ‘risorta’ con l’aumento di capitale, non ha ricevuto tuttora un’offerta.

Va ricordato che negli ultimi anni Unipol aveva rimarcato comunque il proprio interesse a blindare Popolare di Sondrio, per difenderla da eventuali attacchi  o, magari,  per sostenerla attraverso una operazione di M&A, dunque di una fusione. A patto che l’istituto lo desiderasse.

Più volte il mercato aveva scommesso proprio su un matrimonio tra Pop Sondrio e l’altra grande scommessa di Unipol, ovvero Bper.

Ed è stata ancora questa scommessa, oggi, a tornare protagonista a Piazza Affari, mettendo subito le ali al titolo della popolare.

Unipol: ecco cosa vuole fare con la Popolare di Sondrio

Nel comunicato, Unipol ha sottolineato che “l’eventuale incremento della partecipazione consentirebbe al Gruppo Unipol di consolidare la partnership industriale e societaria con Popolare di Sondrio nel comparto della bancassicurazione Vita e Danni (recentemente rinnovata per un periodo di cinque anni), rafforzandone l’impostazione in chiave strategica”.

Ancora, l’ok della Bce consentirebbe alla società bolognese di “aumentare la stabilità dell’assetto azionario del Gruppo BPSO (Pop Sondrio) per il positivo perseguimento dei propri obiettivi di piano industriale” e di “stimolare l’evoluzione della Banca secondo le migliori practice di mercato”.

Va detto che, nella nota, il gruppo bolognese capitanato dal ceo Carlo Cimbri non ha fatto riferimento ad alcun target riguardo alla soglia di partecipazione che intende conquistare in Popolare di Sondrio, quando l’articolo di La Repubblica aveva parlato di una richiesta, alla Bce, di una autorizzazione per salire al 19,9%.

Il titolo della Popolare di Sondrio che, subito dopo l’avvio di seduta era scattato di quasi il 9% a Piazza Affari, riduce notevolmente i guadagni, avanzando alle 15.20 circa ora italiana di poco oltre il 2%.

Piazza Affari peggiora: Mps maglia nera con -4,75%, UniCredit -4%, Bper -3%

La giornata peggiora tra l’altro per i titoli delle banche italiane. A fronte di un Ftse Mib che perde, maglia nera si conferma proprio Mps, la banca senese che continua a ballare da sola, e il cui titolo continua a pagare l’incertezza su cosa il governo Meloni vuole esattamente fare.

Le quotazioni dell’istituto di credito il cui 64% è ancora nelle mani del Mef capitolano del 4,75%.

Ma vanno giù anche UniCredit -4% e Bper Banca, confermandosi anch’essi tra i titoli peggiori del listino benchmark. Per Mps, sicuramente, quanto è emerso dall’ultima edizione del Forum Ambrosetti di Cernobbio, che si è conclusa nel fine settimana, non è stato confortante.

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