UniCredit vola sul Ftse Mib, con utili record. Le novità su dividendi
La stagione delle trimestrali entra nel vivo per le principali banche italiane di Piazza Affari. E la partenza è decisamente positiva con i numeri record per il 2023 registrati da UniCredit che mette a segno un utile netto di 8,6 miliardi di euro che balza di oltre il 50%. Per il gruppo guidato da Andrea Orcel le novità arrivano anche dal fronte cedola, con l’introduzione di acconto dividendo e il riacquisto di azioni proprie per una distribuzione totale di circa 10 miliardi di euro nel 2024 e ad un rendimento da dividendo di circa il 10%.
“Questo anno da record è la prova evidente della trasformazione di UniCredit, ben avviata lungo la strada per costruire un’eccellenza sostenibile, dimostrata dal conseguimento nel 2023 di un utile netto di 8,6 miliardi e di un RoTE al 16,6%. Nel 2023, l’utile netto contabile ha raggiunto la cifra record di 9,5 miliardi, più alta di 3 miliardi rispetto al 2022”, si legge nella nota della banca di piazza Gae Aulenti.
UniCredit vola sul Ftse Mib
Risultati che regalano la vetta del Ftse Mib a UniCredit che, dopo non avere fatto prezzo in avvio per eccesso di rialzo, ora guadagna quasi il 10% (massimi di giornata toccati a 29,36 euro) e registra la migliore performance all’interno dello Stoxx 600 Banks Index. Proprio la big di piazza Gae Aulenti è stata una delle protagoniste del 2023 del Ftse Mib, con una crescita di oltre l’80%. E anche il nuovo anno è iniziato bene se si osservano le performance a un mese, l’azione del gruppo guidato da Orcel ha segnato una crescita di circa il 14%.
Oggi l'”effetto conti UniCredit” si fa sentire anche sulle altre big bancarie del Ftse Mib: tra i rialzi maggiori c’è quello di Intesa Sanpaolo che balza di oltre il 2%, Bper Banca che avanza dell’1,8% e Mps che avanza di quasi un punto percentuale.
Nel corso della settimana sono attese anche le trimestrali di altre big bank del Ftse Mib, tra cui Intesa Sanpaolo, Bper e Banco Bpm (ecco il calendario completo per le società del Ftse Mib).
I numeri di UniCredit
“Questi elevati rendimenti sono stati sostenuti da ricavi netti pari a 5,7 miliardi, composti da 3,6 miliardi di margine di interesse (“NII”), in aumento del 5,7% anno su anno principalmente per via di tassi più alti e della buona gestione del pass-through dei depositi”, sottolinea UniCredit nel comunicato relativo ai conti del quarto trimestre e dell’intero anno 2023, approvati ieri dal consiglio di amministrazione di UniCredit e svelati al mercato questa mattina prima dell’avvio delle contrattazioni a Piazza Affari.
Osservando i numeri dell’intero 2023, UniCredit ha riportato un utile netto contabile di gruppo pari a 9,5 miliardi, e un utile netto di 8,6 miliardi, in rialzo di oltre il 50% su base annua, con un RoTE del 16,6% o del 20,5% su un Cet1 ratio al 13%, aggiustato per il capitale in eccesso. I ricavi totali sono stati pari a 23,8 miliardi, sostenuti da un solido NII per 14 miliardi e da commissioni resilienti di 7,5 miliardi “nonostante l’avverso scenario macroeconomico”.
Commentando i risultati finanziari Andrea Orcel, ceo di UniCredit, ha dichiarato:
“Per il full year 2023 UniCredit ha prodotto un utile netto record pari a 8,6 miliardi, un aumento di oltre il 50% rispetto all’anno precedente. Il quarto trimestre è stato il dodicesimo consecutivo di una crescita di qualità e redditizia, prova incontestabile della nostra strategia unica e vincente. Questo dimostra cosa possiamo raggiungere quando mettiamo i clienti al centro di ciò che facciamo, e ci concentriamo sull’esecuzione della nostra trasformazione industriale, con ciascuno dei tredici paesi della nostra rete paneuropea che contribuisce al nostro successo. E se da un lato abbiamo superato di gran lunga le nostre ambizioni iniziali con UniCredit Unlocked, il nostro percorso è tutt’altro che terminato”.
“La crescita dei ricavi netti – ha aggiunto Orcel – la disciplina dei costi senza rinunciare ad investire e nonostante l’inflazione, e l’efficienza del capitale, hanno contribuito ad un RoTE del 16,6%, o del 20,5% su un CET1 ratio al 13%. Il nostro CET1 ratio al 15,9%, la nostra resiliente qualità degli attivi e le nostre solide linee di difesa ci collocano in una posizione invidiabile per continuare a muoverci efficacemente in un ambiente incerto”.
Osservando i conti del solo quartro trimestre sono stati migliori delle attese in termini di utili e fatturato. L’ultimo scorcio del 2023 è stato archiviato con l’utile netto che è balzato di quasi il 20$% a 1,9 miliardi di euro e quello “contabile” che si è attestato a 2,8 miliardi, in rialzo del 21% su base trimestrale e del 14,1% su base annua, facendo meglio del consensus Bloomberg pari a 999,6 milioni. I ricavi totali sono saliti a 6 miliardi contro il consensus pari a 5,57 miliardi.
Capitolo outlook 2024
UniCredit si attende un utile netto per il 2024 sostanzialmente in linea con l’esercizio appena chiuso e un RoTE a circa 16,5%, “a riprova della nostra capacità di proteggere la redditività in ogni fase del ciclo economico”, segnala la società. Verrà poi introdotta una politica di distribuzione ordinaria a partire dal 2024 di almeno il 90% dell’utile netto.
“Migliorata la guidance sul 2024, con UniCredit che si attende un utile 2024 sostanzialmente in linea con il 2023, quindi in area 8,6 miliardi. Questo implica una revisione rispetto alla guidance precedente (circa 7,25 mld) di circa il 19% e si attesta il 17% sopra le nostre attese”, segnalano gli analisti di Equita commentando i risultati per il 2023.
Novità dividendi: introduzione acconto e riacquisto azioni proprie per circa 10 mld nel 2024
Con l’introduzione di un acconto sul dividendo e il riacquisto di azioni proprie, nel 2024 UniCredit distribuirà circa 10 miliardi agli azionisti nel corso dell’anno solare 2024, a un rendimento da dividendo di circa il 10%. “La politica di distribuzione ordinaria del gruppo introduce a partire dal 2024 un payout di almeno il 90% dell’utile netto. L’accantonamento del dividendo aumenterà al 40% dell’utile netto (rispetto al payout al 35% sul 2023), con la parte restante del payout dell’utile netto che avverrà nella forma di riacquisti di azioni proprie”, spiega il gruppo di Piazza Gae Aulenti.
Analisti, fioccano i buy
“Risultati e guidance nettamente superiori alle attese. Migliorata ulteriormente la politica di remunerazione che prevede ora una distribuzione complessiva 2024 di circa 10 miliardi di euro”, commentano gli esperti di Equita che confermano la raccomandazione buy e il target price di 31 euro su UniCredit. Buy confermato anche da Citi, Jefferies e Intesa Sanpaolo che scrivono:
“Unicredit ha riportato risultati molto solidi su tutti i fronti, ha migliorato la distribuzione del capitale e ha fornito una guidance sull’utile netto per l’anno fiscale 2024, superiore del 9% al consenso”.
Post conti anche Barclays mantiene la raccomandazione “overweight” su UniCredit e parla di “forti messaggi” dai riusultati del quarto trimestre 2023.
Nel complesso, il consensus degli analisti su Bloomberg indica per UniCredit l’85,2% di giudizi Buy e il 14,8% Hold, mentre nessun analista dice Sell.