UniCredit: conto alla rovescia per gli utili del II trimestre 2024. Sul titolo c’è anche il premio firmato da Barclays
Titolo UniCredit poco mosso oggi a Piazza Affari, in attesa del giorno clou di mercoledì prossimo 24 luglio, quando la banca italiana guidata dal ceo Andrea Orcel annuncerà i conti relativi al secondo trimestre e al primo semestre del 2024, dando informazioni anche su quella maxi remunerazione agli azionisti – attraverso l’erogazione dei dividendi e i piani di buyback – che l’ha resa tra le banche più generose nei confronti dei soci non solo in Italia, ma in tutta l’Europa.
Oggi l’attenzione su UniCredit si spiega con un report che porta la data di giovedì scorso 12 luglio scorso, firmato dagli analisti di Barclays, in particolare da Paola Sabbione.
Dal report è emerso che Sabbione che, come riporta il sito Business Insider – al 144esimo posto della classifica di ben 8.921 analisti -, ha confermato il rating “buy” sul titolo, alzando contestualmente il target sul prezzo a 44,30 euro, dai precedenti 43,10 euro.
Il sito Business Insider ha ricordato che lo scorso 4 luglio anche gli analisti di Goldman Sachs hanno confermato il rating buy sulle azioni, confermando l’obiettivo sul prezzo pari a €45.50.
Il giorno cruciale per la banca guidata dal ceo Orcel che continua fare la gioia degli azionisti con i suoi ricchi dividendi è ormai alle porte.
Per quanto riguarda l’utile netto riportato nel secondo trimestre dell’anno, il consensus degli analisti interpellati da Bloomberg è di un ammontare di 2,342 miliardi di euro, poco distante dai 2,6 miliardi circa incassati da Piazza Gae Aulenti nei primi tre mesi del 2024, con un EPS GAAP di 1,458 euro, rispetto agli 1,504 precedenti.
I ricavi sono stimati a 6,008 miliardi, rispetto ai 6,371 miliardi incassati nei primi tre mesi del 2024.
Il margine netto di interesse di UniCredit (NII= – voce di bilancio ‘baciata’ dai rialzi dei tassi lanciati dalla Bce di Lagarde nel corso del 2022 e del 2023) è previsto a 3,504 miliardi, rispetto ai 3,578 miliardi del primo trimestre.
Le commissioni sono stimate a 2,003 miliardi, rispetto ai 2,1 miliardi del trimestre precedente.
Focus sul trend del titolo a Piazza Affari: su base settimanale la performance delle azioni è stata piuttosto debole, pari a un aumento di appena lo 0,38%.
Nell’ultimo mese il trend è stato di un rally del 14,5%, mentre YTD la performance è stata di un balzo superiore a +51%.
Su base annua le azioni UCG sono volate di quasi il 71%, mentre negli ultimi tre anni il trend è stato di uno scatto di oltre +296%.
In riferimento alla ghiotta remunerazione a favore degli azionisti va ricordato che, alla fine di giugno, è partita la terza tranche del piano di buyback 2023 di UniCredit, che ha confermato l’intenzione dell’amministratore delegato Orcel di continuare a premiare gli stakeholders.
Guardando avanti, considerando che è improbabile che la Bce di Christine Lagarde tagli in modo importante i tassi di interesse dell’area euro – anzi, la paura è più di una serie di mini tagli, anche se ottime notizie relative all’inflazione Usa sono arrivate dalla Fed di Powell -, la prospettiva è che UniCredit continuerà a beneficiare della situazione di tassi “higher for longer” e dunque dell’impatto positivo dei tassi più alti per un periodo di tempo più lungo sulla sua redditività, ovvero sul proprio margine netto di interesse.