UniCredit: rumor su integrazione con Commerzbank, titolo chiude negativo
La notizia è di quelle che fanno rumore: UniCredit avrebbe manifestato il proprio interesse per una possibile fusione con Commerzbank. In particolare, l’istituto di Piazza Gae Aulenti avrebbe contattato esponenti dell’esecutivo tedesco, titolare del 15,6% dell’istituto.
La notizia, circolata nella seconda parte, ha avuto un effetto speculare sui due titoli: UCG ha terminato in rosso del 2,24% mentre a Francoforte CBK ha guadagnato il 2,41%. Il calo della banca italiana, stando a quanto emerge dai primi commenti raccolti, è riconducibile al fatto che l’operazione contrasta con la tendenza a semplificare, tanto gradita dagli analisti, che da sempre rappresenta uno deli cavalli di battaglia del Ceo Mustier.
Le due fonti citate dall’agenzia Reuters, parlano di un deal “carta contro carta” da realizzarsi al termine del piano Transform 2019 (che, fatta eccezione per quelle già realizzate, non prevede acquisizioni o vendite). Al momento, le trattative sarebbero in fase preliminare.
Il rumor ha trovato terreno fertile a causa della manifesta volontà governativa di dismettere la quota nell’istituto. “Abbiamo sempre affermato – ha dichiarato oggi un portavoce dell’esecutivo teutonico – che il governo non vuole tenere la sua quota (in Commerzbank, ndr) per sempre e punta a un risultato positivo per i contribuenti”.
Al momento la capitalizzazione di UniCredit non è lontana dalla soglia dei 40 miliardi di euro, quasi tre volte il valore di Commerzbank. L’unione creerebbe uno dei maggiori istituti europei e risulterebbe in linea con la volontà di consolidamento del settore più volte manifestata dalla Banca Centrale Europea.