UniCredit: maxi-cessione sofferenze sotto esame della Vigilanza. Titolo debole
Avvio di settimana in lieve territorio negativo per UniCredit. A seguito delle indiscrezioni sui chiarimenti richiesti dalla Banca Centrale Europea, nella prima seduta dell’ottava il titolo dell’istituto di Piazza Gae Aulenti segna un rosso dello 0,35% a 16,85 euro.
Stando a quanto riportato dalle maggiori agenzie, la Vigilanza bancaria europea avrebbe chiesto chiarimenti sulla maxi cartolarizzazione da 17,7 miliardi di euro di sofferenze lorde cedute a Pimco e Fortress per il 13% del loro valore (Progetto FINO).
In particolare, rivela Bloomberg, la richiesta di precisazioni riguarderebbe l’eventuale presenza di commissioni che la banca pagherà agli acquirenti per gestire il portafogli di crediti deteriorati nei prossimi anni, che, nei fatti, potrebbero “gonfiare” il prezzo dell’accordo.
Finora, dall’istituto italiano non sono arrivati commenti. A luglio, UniCredit aveva rimarcato che nel 2017 punta a ridurre sotto il 20% la quota dei titoli derivanti dalla cartolarizzazione di cui è in possesso. Gli accantonamenti legati a perdite su crediti nel terzo trimestre si sono attestati a 598 milioni, contro i 977 milioni di un anno fa.
“Un prezzo più basso per la transazione potrebbe portare ad accantonamenti superiori che Unicredit ha già fatto per la vendita”, si legge nella nota odierna elaborata dagli analisti di Banca Akros.
“I trasferimenti di bad loan da parte delle banche includono spesso le commissioni dovute agli acquirenti per la gestione di questi asset” e, in questo caso, il servicing per la transazione Fino è stato assegnato a doBank che, a fine luglio, ha fatto sapere “che la base di fee e le performance fee per il servizio di assistenza speciale della transazione sono allineate alle condizioni del Master Servicing Agreement che doBank già aveva con Unicredit”.
“Visto che i 17,7 miliardi di euro di Npl della transazione Fino continueranno a essere gestite da doBank secondo le condizioni allineate ai precedenti accordi con Unicredit, non ci aspettiamo maggiori impatti sui conti della banca dal controllo esaminato dalla Bce”.