Unicredit: forte domanda per il nuovo bond a 10 anni da €1,25 mld
Grande successo per il nuovo bond Senior Preferred di Unicredit, rivolto a investitori istituzionali. La banca ha collocato titoli a 10 anni per un valore di 1,25 miliardi di euro, con una domanda molto forte da un’ampia platea di soggetti. Ecco tutti i dettagli sulle obbligazioni dell’istituto, che confermano una tendenza molto positiva quest’anno per il settore dei corporate bond a Piazza Affari.
I dettagli sul bond di Unicredit e sulla domanda
Il processo di book building ha raccolto una domanda molto forte di oltre 4,35 miliardi di euro da oltre 240 investitori a livello globale.
Grazie a ciò, il livello inizialmente comunicato al mercato di circa 170pb sopra il tasso mid-swap a 10 anni è stato rivisto considerevolmente al ribasso e fissato a 125 pb. Conseguentemente la cedola annuale è stata determinata al 4,00%, con prezzo di emissione/re-offer di 99,935%.
L’allocazione finale ha visto la prevalenza di fondi (42%) e fondi pensione/assicurazioni (31%), con la seguente ripartizione geografica: Francia (29%), Germania/Austria (19%), UK (14%), BeNeLux (11%) e Italia (10%).
L’emissione è parte del Funding Plan per il 2024 e conferma ancora una volta la capacità di UniCredit di accedere al mercato in diversi formati. La quotazione avverrà presso la Borsa di Lussemburgo.
L’obbligazione, documentata nell’ambito del programma Euro Medium Term Notes dell’emittente, si classificherà pari passu con il debito Senior Preferred in essere. I rating attesi sono i seguenti: Baa1 (Moody’s) / BBB (S&P) / BBB (Fitch).
Tendenza positiva per i corporate bond a Piazza Affari
La nuova emissione di Unicredit si inserisce nell’ambito di una serie di operazioni simili da parte di diverse società quotate a Piazza Affari dall’inizio di quest’anno. Il 2024 si è aperto con i collocamenti di obbligazioni corporate da parte di Eni, Mediobanca, Generali ma anche Banco Bpm, Campari e Credem.
Secondo diversi analisti, il settore può offrire interessanti opportunità nel 2024, soprattutto per quanto riguarda i bond emessi da società con rating Investment Grade (da BBB in su).
Nell’ambito di un’accurata selezione settoriale, sono proprio le banche a presentare le maggiori potenzialità, con rendimenti elevati a fronte di una comprovata solidità a livello finanziario.
In scia alla campagna di inasprimento monetario della Bce anche i rendimenti delle obbligazioni societarie, così come per i titoli di Stato, hanno registrato una netta crescita, con rendimenti medi intorno al 4%, sui massimi da oltre un decennio.
La riduzione dei tassi prevista nel 2024 da parte dell’istituto di Francoforte potrebbe inoltre generare potenziali guadagni ulteriori per i corporate bond europei investment grade.
Nuove regole da Consob per sostenere i corporate bond
Proprio questa settimana, la Consob ha annunciato nuove regole per agevolare l’accesso al mercato obbligazionario da parte delle aziende in cerca di nuove risorse.
Le principali novità in arrivo, in materia di prospetti informativi per le emissioni obbligazionarie, riguardano in particolare tre fattori: tempi più stretti, riduzione dei costi e domande di approvazione anche in inglese.
Le innovazioni, spiega l’Autorità, “rientrano in un più ampio sforzo di razionalizzazione e semplificazione degli adempimenti normativi che la Consob continua a sviluppare con l’obiettivo di migliorare l’attrattività della piazza finanziaria italiana, mantenendo al tempo stesso i presidi a tutela di risparmiatori e investitori. L’iniziativa va incontro alle aspettative degli operatori di mercato e riduce gli oneri a loro carico.”
Questo dovrebbe ulteriormente sostenere le nuove emissioni, permettendo un’ulteriore crescita del settore dei corporate bond.