Notizie Notizie Italia Unicredit: Credit Suisse dice ora outperform, focus su progressi su NPL e potenziale buyback

Unicredit: Credit Suisse dice ora outperform, focus su progressi su NPL e potenziale buyback

25 Novembre 2019 14:36

 

Tra i bancari del Ftse Mib brilla in avvio d’ottava Unicredit. Il titolo del gruppo bancario di piazza Gae Aulenti guadagna oltre il 2% a 12,73 euro (massimo di giornata a 12,78 euro), con una crescita da inzio anno di oltre il 30 per cento. Tra gli spunti di giornata su cui si sta concentrando il mercato il fronte turco, l’attesa per la presentazione del nuovo piano martedì prossimo (3 dicembre a Londra) e infine l’upgrade di Credit Suisse che dice outperform.

Credit Suisse positva su Unicredit: ecco i motivi
Partendo dalla promozione di Credit Suisse, gli analisti della banca svizzera hanno alzato la valutazione sul gruppo guidato da Mustier da neutral ad outperform, con un target price da 11,3 a 14,6 euro. “Diventiamo ottimisti su Unicredit dato che il consenso è sceso del 20% da inizio anno e sono stati compiuti significativi progressi nel processo di pulizia del bilancio, con la riduzione del 40% dei crediti deteriorati non core”, segnalano da Credit Suisse aggiungendo di vedere “un potenziale buyback di 1,6 miliardi di euro (circa 6% della capitalizzazione di mercato) entro il 2021 in uno scenario conservativo e fino a 5,2 miliardi nello scenario migliore”.

“Il titolo ha certamente sovraperformato il settore del 7% nell’ultimo mese, ma ai multipli attuali non crediamo che il mercato rifletta i livelli RoTBV (Return on Tangible Book Value) del core business e non sta attribuendo alcun valore al potenziale riacquisto di azioni”, aggiungono gli esperti che indicano tra i rischi principali un deterioramento dello scenario di politica italiana.

L’affaire turco

Sotto i riflettori anche la questione turca, con Unicredit che conferma di essere al lavoro su questo fronte. In relazione a notizie di stampa riferite a una potenziale operazione riguardante Koç Financial Services (KFS) e Yapi ve Kredi Bankasi A.Ş. (Yapi Kredi), la banca precisa che, nell’ambito del nuovo piano strategico, sono stati avviati contatti con il suo partner Koç Group in merito a una potenziale evoluzione dell’attuale joint venture in Turchia. “Non è stato raggiunto un accordo definitivo in merito a tali discussioni. Se e quando opportuno, UniCredit aggiornerà tempestivamente il mercato”, conclude la breve nota diffusa questa mattina. Nei giorni scorsi l’agenzia Reuters ha riportato che Unicredit è in procinto di ridurre la sua esposizione nella turca Yapi Kredi, primo passo verso la piena uscita della banca italiana dal paese colpito dalla recessione. UniCredit detiene una quota del 50% nella joint venture Koc Financial Services, che controlla quasi l’82% di Yapi Kredi. L’altro partner è Koc Holding.

Gli analisti di Equita che mantengono una raccomandazione di acquisto (rating buy) su Unicredit, commentando la potenziale operazione in Turchia così: “Dal punto di vista industriale il razionale del deal sembra quello di contenere il profilo di rischio del gruppo, focalizzarsi sul completamento della ristrutturazione del core business domestico al costo di ridurre l’esposizione ad un mercato dal potenziale di crescita evidente ma caratterizzato da notevole volatilità per temi geopolitici”. Gli esperti della sim milanese si attendono inoltre che “il piano industriale di Unicredit che sarà presentato la settimana prossima, sveli il risultato finale di questo trade-off di cui dovrebbe beneficiare il profilo di rischio e la complessità di gruppo ma penalizzare la redditività di lungo periodo”.