Unicredit, al via oggi la terza tranche del piano di buyback 2023
Unicredit risulta una dei migliori titoli del Ftse Mib nella seduta odierna, in un contesto di acquisti sulle banche a Piazza Affari. L’istituto di Piazza Gae Aulenti, intanto, ha definito i termini e le modalità dell’ultima tranche del piano di buyback 2023. Ecco tutti i dettagli sul riacquisto di azioni proprie e sulla remunerazione dei soci, compresi i dividendi.
I dettagli sulla terza tranche del buyback 2023 di Unicredit
Nell’ambito della terza e ultima tranche del programma di acquisto di azioni proprie 2023, Unicredit ricomprerà sul mercato un massimo di 1,5 miliardi di euro (circa il 2,5% della capitalizzazione di mercato) e un numero di azioni non superiore a 155.140.829 (circa il 9% del capitale sociale).
La terza tranche rappresenta l’ultima parte dell’ammontare residuale del payout complessivo a valere sull’esercizio 2023, complessivamente pari a 3,085 miliardi di euro (seconda e terza tranche), autorizzato dall’assemblea del 12 aprile e dalla Bce.
Gli acquisti, avviati oggi, si concluderanno indicativamente entro il mese di settembre. L’incarico è stato conferito a BofA Securities Europe, in qualità di intermediario terzo abilitato.
I giudizi degli analisti su Unicredit
Come ricordato da Equita Sim, questa terza e ultima tranche arriva “dopo la conclusione nei giorni scorsi della seconda tranche da €1,6 miliardi. Come anche per le tranche precedenti, le azioni acquisite verranno annullate”.
Gli analisti di Intesa Sanpaolo rimarcano la “generosa distribuzione di capitale”, superiore al 40% della capitalizzazione di mercato nei prossimi 3 anni, un “elemento chiave” della storia di Unicredit che dovrebbe continuare a “sostenere la performance del mercato azionario”.
Entrambe hanno confermato il giudizio Buy (prezzo obiettivo rispettivamente a 41 euro e 36,5 euro). Secondo i dati di Bloomberg, Unicredit raccoglie 20 raccomandazioni d’acquisto e 6 neutrali (nessun “sell”), con un target price medio di 42,6 euro, che implica un rendimento potenziale di quasi il 22% rispetto ai corsi attuali.
Tutte le tappe della distribuzione di valore agli azionisti
La prima tranche del piano di buyback 2023, dal valore di €2,5 miliardi, si è conclusa a marzo. In particolare, €1,4 miliardi sono stati acquistati già nell’anno solare 2023 e i rimanenti €1,1 miliardi nel corso del primo trimestre del 2024.
Ad aprile, la banca guidata da Andrea Orcel ha pagato €3 miliardi di dividendi, con stacco cedola il 22 aprile 2024 e pagamento il 24 aprile.
A maggio, dopo la pubblicazione dei risultati dei primi tre mesi, l’istituto ha dato il via alla seconda tranche del programma di riacquisto azionario, da €1,6 miliardi, a cui fa seguito quella partita oggi, la terza, da €1,5 miliardi.
Entro fine anno, dovrebbero essere riacquistate (e poi annullate) ulteriori azioni proprie per circa €3 miliardi, come acconto a valere sul 2024.
Nel complesso, la distribuzione nell’anno solare 2024 è attesa a circa €10 miliardi, come preannunciato dalla banca.
Le previsioni di Unicredit su dividendi e buyback 2024
Come sottolineato da Unicredit in occasione dell’ultima trimestrale, le distribuzioni totali a valere sull’utile netto del 2024 sono state aumentate in linea con le distribuzioni relative al 2023. L’accantonamento e il payout del dividendo rimangono invariati al 40% dell’utile netto, con la parte restante nella forma di riacquisto di azioni proprie.
La ripartizione finale tra dividendo e riacquisto di azioni proprie dipenderà dalle condizioni del mercato, e sarà decisa a seguito dei risultati del 2024, assieme alla decisione finale sulle distribuzioni.
L’approccio alla distribuzione tramite acconto, applicabile sia al dividendo che al riacquisto di azioni proprie, si assume al 40% circa delle distribuzioni totali.
M&A o distribuzione di valore agli azionisti in futuro
Con riferimento agli anni successivi, Unicredit intende impiegare o distribuire agli azionisti il suo capitale in eccesso al più tardi entro il 2027.
Escludendo opzioni di crescita inorganica, prevede che le distribuzioni totali annue medie tra il full year 2025 e il 2026 saranno superiori alle distribuzioni relative al 2024, con una politica sui dividendi pari o superiore al 40% e riacquisti di azioni proprie con limite massimo corrispondente alla generazione organica di capitale in combinazione con l’impiego del capitale in eccesso.
Nell’eventualità in cui il capitale in eccesso dovesse essere utilizzato per opportunità di crescita inorganica, il livello delle distribuzioni annuali nel periodo FY25-FY26 dipenderebbe dal rendimento delle acquisizioni, che dovrebbero presentare rendimenti post sinergie vantaggiosi rispetto a quello derivante dal riacquisto di azioni proprie.