Notizie Notizie Mondo Ue a Boris Johnson: ‘hai 12 giorni, dopo Game Over’. Alla City investitori fanno incetta di derivati scommettendo su no-deal Brexit

Ue a Boris Johnson: ‘hai 12 giorni, dopo Game Over’. Alla City investitori fanno incetta di derivati scommettendo su no-deal Brexit

19 Settembre 2019 12:01

Vista com’è la situazione, gli investitori della City stanno adottando tutte le misure precauzionali per proteggersi contro il rischio di un no-deal Brexit. Come? Scommettendo sulla probabilità che l’evento stile worst-case scenario si verifichi. E che si verifichino, di conseguenza, tutti quegli interventi che le autorità di mercato, Bank of England in primis, adotteranno per arginare i danni. E’ quanto riporta un articolo del Financial Times, precisando come gli investitori stiano facendo incetta di un numero record di contratti di opzione per scommettere su, o tutelarsi da (attraverso operazioni di hedging), tutti quegli eventi che potrebbero colpire i tassi UK.

L’interesse è tale che gli open interest – parametro che monitora le posizioni delle operazioni di trading sui contratti di opzioni e futures sui tassi a tre mesi – sono balzati nella giornata di ieri a 18,4 milioni di contratti, all’ICE Futures Europe, il principale mercato dei derivati di Londra.

D’altronde, la situazione si fa ogni giorno sempre più preoccupante, se si considera che, stando a quanto riporta la BBC, il premier britannico Boris Johnson avrebbe solo dodici giorni di tempo per illustrare le sue proposte scritte sulla Brexit, a Bruxelles. Passato questo termine, “e’ tutto finito”, come ha detto all’emittente televisiva britannica il premier finlandese Antti Rinne. E ieri, riferendo al Parlamento europeo sull’incontro avuto qualche giorno prima con il premier britannico, il presidente uscente della Commissione europeaJean Claude Juncker, ha parlato di rischio “reale” di un no-deal Brexit.

Tornando alle scommesse degli investitori se esercitate, le opzioni permetteranno ai trader di incassare guadagni in caso di eventi come inattesi tagli dei tassi da parte della Bank of England o, anche, di proteggersi, nel caso in cui i tassi dovessero improvvisamente salire. 

“L’attività riflette le forti scommesse degli investitori, che temono che ci possa essere poco tempo per reagire al presentarsi degli sviluppi politici – ha spiegato all’FT Steve Hamilton, responsabile globale degli strumenti finanziari derivati presso il mercato ICE – Stiamo assistendo a un’attività più intensa da parte dei partecipanti al mercato che esprimono una view, o acquistano strumenti di hedge, per proteggersi dalle future oscillazioni dei tassi di interesse”. C’è da dire che diversi trader hanno perso interesse, invece, per quegli asset che, di norma, indicano la solidità dell’economia britannica, come la sterlina o i Gilts, a causa degli elevati livelli di incertezza che riguardano tutti i possibili esiti legati alla Brexit.