UBI Banca va giù in Borsa dopo utile trimestrale deludente. Bene il taglio degli Npl
Affonda in Borsa UBI Banca, arrivata a cedere il 4% a 2,776 euro. A scatenare le vendite sul titolo la trimestrale resa nota oggi che ha deluso le attese del mercato. Nel dettaglio mentre gli analisti si attendevano un utile netto a 72,8 milioni di euro (range 59-93 mln), con ricavi a 880,9 mln e margine d’interesse a 435,2 mln con Bloomberg Intelligence che vedeva ricavi resilienti e un’accelerazione sui tagli dei costi, l’utile netto contabile invece è calato del 9,2% a 191,05 milioni di euro considerando i 9 mesi e nel terzo trimestre è stato di 60,1 milioni di euro dagli 1,6 milioni del terzo trimestre 2018 (e dai 48,7 milioni nel 2trim 2019). I proventi operativi sono stati pari a 2,7 miliardi (+1,4%), con margine di interesse a 1,3 miliardi (-2,7%) e commissioni nette a 1,2 miliardi (+2,3%). In calo del 2,3% gli oneri operativi a 1,8 miliardi, per un rapporto cost/income sceso al 66,5%.
UBI Banca: bene il taglio degli Npl
Quanto alla solidità patrimoniale, il coefficiente Cet1 è fully loaded è pari al 12,09% dal 12% di giugno. I crediti deteriorati lordi scendono a 8,3 miliardi, -21% rispetto a settembre 2018 e -14,4% rispetto a inizio anno, mentre nel solo 3° trimestre scendono di circa 690 milioni (-7,7% rispetto a giugno 2019). Nei prossimi mesi UBI Banca continuerà nella riduzione dei crediti deteriorati tramite la gestione interna e il perfezionamento della cessione dell’ultima tranche di posizioni in sofferenza di UBI Leasing. Infine la banca guidata da Victor Massiah rende noto che è allo studio un’operazione di cessione di sofferenze di mutui residenziali per circa 800 milioni di euro (con cartolarizzazione) da realizzarsi auspicabilmente entro la fine del 2019.