UBI Banca: trimestre batte le attese e mette le ali al titolo. Nuovo piano con scenario molto conservativo
Chiude il primo trimestre dell’anno con un utile netto di 82,2 milioni, in calo del 30,1% rispetto allo stesso periodo del 2018 (117,7 milioni) UBI Banca. Il dato è però al di sopra dei 62 milioni previsti dal consensus degli analisti e il titolo a Piazza Affari guadagna terreno segnando oltre il 4%.
Trimestrale sopra le attese: cresce il margine di interesse
L’utile al netto delle poste non ricorrenti è in salita a 124,9 milioni rispetto ai 121 del primo trimestre 2018 e il risultato della gestione operativa si è attestato a 315,9 milioni, in crescita rispetto ai 249,7 milioni registrati nel quarto trimestre del 2018 e ai 302,3 del primo trimestre 2018. Quest’ultimo risultato in particolare è dovuto al buon andamento dei proventi operativi, pari a 920,6 milioni (+6,3% vs 4trim2018 e pressoché stabili vs 1trim2018) e del contenimento degli oneri operativi, attestatisi a 604,8 milioni (-1,9% vs 4trim2018 e -2,9% vs 1trim2018).
Il trimestre è caratterizzato dalla crescita del margine d’interesse attestatosi a 445,6 milioni, in aumento rispetto ai 437,8 del primo trimestre del 2018 e questo grazie alla strategia di salvaguardia degli spread posta in essere a partire dal secondo semestre 2018. Nei primi tre mesi dell’anno la banca guidata da Victor Massiah registra un aumento delle commissioni nette cresciute a 400,9 milioni rispetto ai 390,6 del quarto trimestre del 2018 e ai 407,3 nel primo trimestre 2018. Inoltre si segnala anche l’ulteriore contrazione degli oneri operativi – attestatisi a 604,8 milioni nel primo trimestre 2019 in discesa del 2,9% rispetto ai 623,1 milioni dello stesso periodo di un anno prima – e il contenimento delle rettifiche su crediti di 59 punti base contro i 52 del primo trimestre del 2018. Quanto alla qualità del credito, gli npl lordi si sono ridotti nel trimestre del 2,7% a fine 2018 a 9,46 miliardi, mentre sul fronte della solidità patrimoniale il coefficiente Cet1 fully loaded è all’11,47% (11,34% a fine 2018).
Massiah: “Prima trimestrale conferma il trend positivo”
Dopo i buoni risultati del 2018, la prima trimestrale conferma il trend positivo della banca. A sottolinearlo l’AD Victor Massiah che parla di un “insieme di risultati molto soddisfacenti dal punto di vista dei proventi operativi”. Ma il segnale veramente buono secondo Massiah è il dimezzamento confronto all’anno scorso dei tassi di default, cioè la percentuale di credito che passa a non performing dalla componente in bonis. “Questa si è più che dimezzata in confronto all’anno scorso e questo è un segno veramente molto molto buono” ha sottolineato Massiah.
In merito poi allo scenario economico che dovrà affrontare il nuovo Consiglio di Amministrazione della banca che elaborerà il nuovo Piano Industriale, secondo Massiah questo sarà estremamente conservativo. “Ritengo che andremo verso un’ipotesi con tassi che rimangono negativi per tutto il 2019 e che comunque in arco piano non vanno sopra lo zero quindi questo è evidentemente uno scenario che penalizza la componente ricavi della banca, ma ciò nonostante il piano cercherà, proprio sotto stress per certi aspetti, di andare a identificare nuove forme di ricavi che ci permetteranno comunque di crescere”.