Notizie Notizie Italia Ubi Banca in azione sul fronte Npl: cessione crediti in sofferenza per 2,75 mld di euro

Ubi Banca in azione sul fronte Npl: cessione crediti in sofferenza per 2,75 mld di euro

2 Agosto 2018 09:10

Operazione sul fronte crediti in sofferenza per Ubi Banca. Il gruppo bancario lombardo ha annunciato a mercati chiusi la cartolizzazione di un portafoglio di crediti in sofferenza del valore nominale lordo (gross book value) a fine 2017 di circa 2,75 miliardi di euro. “Il prezzo di cessione risulta sostanzialmente in linea con gli attuali valori di carico dei crediti netti ceduti e tale da rispettare il requisito previsto dalla normativa per il rilascio della garanzia sulla cartolarizzazione delle sofferenze (gacs)”, si legge nel comunicato nel quale si ricorda l’operazione fa parte del piano di riduzione degli Npl volto a portare il ratio di crediti deteriorati lordi al di sotto del 10% entro fine 2019/inizio 2020. Nel dettaglio, il portafoglio risulta composto in prevalenza da crediti unsecured (53,4%), mentre i crediti secured rappresentano il 46,6% del portafoglio.

La società veicolo di cartolarizzazione Maior SPV ha emesso titoli senior, mezzanine e junior che sono stati sottoscritti da Ubi Banca. I titoli senior investment grade sono pari a 628,5 milioni di euro, corrispondenti al 22,86% del valore nominale lordo e al 38,9% dell’esposizione lorda di bilancio. Il rating attribuito dalle agenzie specializzate Scope Ratings e DBRS è rispettivamente BBBsf e BBB (low)(sf). I titoli mezzanine sono pari a 60 milioni di euro (privi di rating), mentre i junior si attestato a 26,9 milioni di euro (anche in questo secondo caso privi di rating).
“Il deconsolidamento delle sofferenze sottostanti l’operazione di cartolarizzazione è atteso nei risultati finanziari del terzo trimestre del 2018″, precisa la società indicando che a seguito del deconsolidamento, il ratio di crediti deteriorati lordi / totale crediti lordi è atteso scendere, pro-forma sui dati a marzo 2018, dal 12,74% a circa l’11,3%”. Post cessione Ubi non prevede “impatti negativi sui ratio patrimoniali“, mentre ” è attesa una significativa riduzione del Texas ratio dell’ordine di 10 punti percentuali”

Da Ubi fanno infine sapere che è attualmente in corso di definizione un ulteriore portafoglio di sofferenze, “atteso attorno al 90% unsecured, per un ammontare complessivo inferiore al portafoglio cartolarizzato sopra citato, che verrà ceduto tra fine 2018 e inizio 2019, e che non sarà oggetto di cartolarizzazione. I dettagli di questa operazione verranno resi noti a tempo debito”.

Fondamentale per le banche italiane, ma anche per l’intero sistema Paese andare avanti nella riduzione de peso dei crediti deteriorati. Secondo un recente studio di PwC “The Italian NPL Market”, il 2017 è stato un anno di svolta per il settore bancario tricolore: il mercato Npl è passato da 324 miliardi euro di fine 2016 a 264 miliardi di fine 2017. E nel 2018 il mercato italiano dei crediti in sofferenza raggiungerà almeno 70 miliardi di euro di transazioni. I primi cinque mesi del 2018 hanno visto chiudersi operazioni per 37,4 miliardi, tra cui le più significative sono state la cartolarizzazione dei bad loan perfezionata da Mps per 24,1 miliardi e la cessione per 10,8 miliardi di Nplda Intesa Sanpaolo ad Intrum.