Notizie Notizie Mondo Trump: voglio un dollaro forte. Euro, sterlina e yen ritracciano da livelli record, ma gli acquisti non mancano

Trump: voglio un dollaro forte. Euro, sterlina e yen ritracciano da livelli record, ma gli acquisti non mancano

26 Gennaio 2018 11:25

Il dollaro rimane sotto pressione anche dopo le dichiarazioni rilasciate da Donald Trump a Davos, dove è arrivato ieri in occasione del World Economic Forum.

Trump ha affermato, a dispetto delle dichiarazioni rilasciate nei giorni scorsi dal segretario al Tesoro Usa Steven Mnuchin, che “il dollaro diventerà sempre più forte e che, alla fine, quello che voglio vedere è un dollaro forte“.

A suo avviso, “le parole di Mnuchin” sarebbero state considerate al di fuori del contesto. Insomma, il segretario al Tesoro sarebbe stato frainteso.

“Il nostro paese sta diventando sempre più forte, sia economicamente che in altri campi… – ha detto il presidente Usa – e il dollaro diventerà sempre più forte”. 

Le dichiarazioni di Trump sono state seguite da un repentino rimbalzo del dollaro dai minimi testati nelle ore precedenti, quando Steven Mnuchin aveva ribadito che, dopo tutto, la debolezza della valuta americana presentava benefici per l’economia Usa.

Tuttavia, c’è da dire che neanche le dichiarazioni particolarmente dovish del numero uno della Bce, Mario Draghi, erano riuscite a frenare la corsa dell’euro e magari a riportare i buy sul dollaro. Anzi, proprio mentre Draghi parlava in quella che è stata la prima conferenza stampa del 2018, l’euro ha superato anche la soglia di $1,25, al massimo dalla fine del 2014. 

Ora l’euro si allontana da quei massimi e lima i guadagni oscillando – sempre al rialzo – attorno a quota $1,2450; ritraccia dai record dal voto Brexit, dunque dal giugno del 2016, anche la sterlina, che sale a $1,4190 circa, scendendo in modo significativo dal massimo intraday testato alla vigilia, a $1,4346.

Anche lo yen rimane in rialzo sul dollaro, ma il cambio dollaro-yen recupera a JPY 109,42, al di sopra del minimo degli ultimi quattro mesi, a JPY 108,50, della giornata di ieri.

Oltre al rally dell’euro fin oltre $1,25, grande protagonista del mercato del forex si è confermata questa settimana la sterlina, che ha riportato il guadagno settimanale più forte in più di quattro mesi, dopo le buone notizie arrivate dal fronte macroeconomico.

Positivo il Pil del Regno Unito che, nel quarto trimestre dello scorso anno, è salito al ritmo dello 0,5%, oltre il +0,4% atteso dagli analisti di Bloomberg.

Ma a far salire la valuta britannica dall’inizio dell’anno, oltre alla continua debolezza del dollaro, sono state anche le speranze su una Brexit soft, che sembra essere la soluzione auspicata dal governo di Theresa May.

Il cambio sterlina-dollaro è salito così questa settimana del 2,9%, riportando il guadagno in cinque giorni più alto dallo scorso settembre.

Tra l’altro, cresce tra gli investitori la sensazione che l’economia UK riuscirà a resistere anche a dispetto della Brexit. La conferma di questa fiducia arriva dai dati della CFTC diffusi all’inizio della settimana, che hanno indicato che i fondi hanno aumentato le posizioni lunghe sulla sterlina al record dall’agosto del 2015.