Trimestrale di Enel non scalda il mercato, a gennaio acconto cedola. Utile 2022 sarà più debole
Risultati in chiaroscuro nei primi nove mesi dell’anno per Enel che segna ricavi a 108.177 milioni di euro in crescita dell’84,0%, EBITDA ordinario a 12.671 milioni di euro e il risultato netto ordinario del Gruppo a 2.977 milioni di euro in calo del 9,5%.Secondo Equita, i risultati sono in linea con le attese.
A Piazza Affari il titolo segna -1% circa in area 4,50 euro.
A gennaio acconto cedola di 0,20 euro
Il cda guidato da Francesco Starace ha deliberato un acconto sul dividendo 2022 pari a 0,20 euro per azione, in pagamento dal 25 gennaio 2023, in crescita del 5,3% rispetto all’acconto distribuito a gennaio di quest’anno. L’acconto ammonta alla metà del dividendo complessivo di 0,40 euro previsto per l’esercizio 2022.
Stima utile 2022 rivista al ribasso
Enel ha confermata la previsione dell’EBITDA ordinario tra 19 e 19,6 miliardi di euro per il 2022, grazie alla diversificazione geografica del Gruppo e ha rivisto al ribasso la previsione dell’utile netto per il 2022 tra 5,e 5,3 miliardi di euro, prevalentemente per un minore contributo dei business in Italia rispetto a quelli delle altre geografie di presenza del Gruppo, con una conseguente maggiore incidenza delle minoranze sull’Utile netto ordinario di Gruppo, nonché per una pressione fiscale attesa a fine 2022, in particolare in Spagna, maggiore rispetto alle previsioni. Gli analisti della Sim milanese si attendono una riduzione delle stime di consensus sull’utile 2022 del 5-6% e ritengono che l’outlook del quarto trimestre sia in miglioramento grazie al repricing dei contratti retail e all`andamento ancora stabile dei bad debt. Equita conferma BUY sul titolo con target price a 6,6 ps in attesa delle indicazioni del piano strategico il 22 novembre.
Crescono anche gli investimenti che toccano 9.309 milioni di euro (7.901 milioni di euro nei primi nove mesi del 2021, +17,8%) e l’incremento è principalmente attribuibile alla crescita degli investimenti in Enel Green Power, Enel Grids e Mercati Finali. “Proseguiamo i nostri investimenti nelle rinnovabili e nelle reti per accelerare la transizione verso fonti di energia sempre più sostenibili e favorire l’indipendenza energetica nei Paesi in cui operiamo, contribuendo a ridurre la volatilità dei prezzi a tutela dei clienti finali” commenta il ceo Starace.