Treasuries, attenti alla soglia che scatenerà sell off sull’azionario. E intanto è a rischio l’assist di Giappone e Cina
Treasuries Usa sotto i riflettori, dopo che nelle ultime ore i rendimenti decennali hanno testato un nuovo record al 2,642%, dopo aver chiuso ieri al 2,611%, valore di chiusura record dal settembre del 2014.
I Treasuries rimangono osservati speciali, almeno da quando hanno superato la soglia del 2,5%, individuata da Bill Gross, ex Pimco e gestore del fondo di Janus Henderson, come lo spartiacque tra mercato toro (valori al di sotto) e l’ingresso del mercato orso (valori al di sopra) per il reddito fisso Usa.
“Mercato orso confermato per i bond”, aveva twittato Gross giorni fa, commentando il superamento della soglia del 2,5%.
Il 2,6% era stato inoltre oggetto di dibattito e scontro tra Gross e Jeff Gundlach, numero uno di DoubleLine Capital. che aveva affermato che la vera soglia che avrebbe messo la parola fine al mercato toro fosse superiore, pari ad almeno il 3%.
Detto questo, lo stesso Gundlach qualche giorno fa aveva sottolineato che il superamento del 2,6% sarebbe stato l’elemento che avrebbe scatenato il sell off sull’azionario Usa.
“Se il decennale Usa salirà fino al 2,63%, l’azionario sarà colpito in modo negativo“, aveva detto Gundlach, che ritiene che le vendite sui titoli di Stato Usa saranno tali, quest’anno, da portare i rendimenti a balzare fino al 3,25%.
Sullo sfondo, aumenta il numero degli analisti che hanno una view ribassista sul mercato dei Treasuries.
Un articolo di Bloomberg fa notare poi che sia il Giappone che la Cina starebbero evitando di posizionarsi sui titoli, e sarebbero pronti a puntare, piuttosto, sui bond sovrani europei.
Alcuni segnali sarebbero già evidenti, come la vendita da parte del Belgio del 16% di titoli di debito pubblico emessi con un’asta all’Asia, questa settimana, in deciso rialzo rispetto alla quota di appena l’1% dell’anno scorso.
Sempre Bloomberg riporta che la quota combinata di Treasuries detenuti dalla Cina e dal Giappone è scesa lo scorso novembre al 36% di tutto il debito governativo Usa nelle mani degli investitori stranieri, al minimo in 18 anni circa.
Per quanto la Cina abbia recentemente smentito alcuni rumor che indicavano l’intenzione di rivedere e addirittura interrompere i suoi acquisti di Treasuries, qualche cambiamento, dunque, c’è stato. E la Cina è il principale investitore estero nel mercato dei bond Usa.