Notizie Notizie Italia Top ten Ftse Mib: ecco chi sale e chi scende YTD

Top ten Ftse Mib: ecco chi sale e chi scende YTD

12 Luglio 2019 16:51

Il Ftse Mib, proprio nelle ultime sedute, si confronta con una resistenza di medio periodo di fondamentale importanza per l’indice italiano, quella dei 22.000 punti. In ballo infatti c’è la prosecuzione dell’indice verso i massimi storici del 2018 in area 24.500 punti. Molto dipenderà da cosa decideranno di fare gli indici americani, in particolare, a nostro avviso, la chiusura mensile dell’S&P 500 sopra i 3.000 punti sarà fondamentale per comprendere il sentiment di mercato nei mesi a venire. A cascata naturalmente questo avrà ripercussioni anche sul Ftse Mib e gli altri indici europei.

In questo articolo vogliamo fare il punto dei migliori 10 e peggiori 10 titoli del listino principale italiano da inizio anno.

Azimut Holding in cima alla classifica delle performance YTD

Sotto postiamo la tabella con i migliori 10 titoli del Ftse Mib YTD. I tre sul podio in ordine sono Azimut Holding, Ferrari e Leonardo. La prima vince con una crescita quasi del 90%. Il titolo è infatti passato da poco meno di 10 euro a inizio 2019 agli attuali 17,6 euro. Azimut ha beneficiato della raccolta netta sempre positiva, dei conti chiusi al 31 marzo in ordine e della guidance sugli utili 2019 che ha attirato l’attenzione del mercato.

Molto bene anche Ferrari. Il Cavallino Rampante, inarrestabile, non ha smesso di correre dal listing avvenuto a gennaio del 2016. Periodo da quando il titolo ha segnato una crescita di oltre il 250% e con un CAGR di oltre il 40%. Numeri da brivido. E nonostante la corsa dalla quotazione su Borsa Italiana, YTD Ferrari porta a casa +70,8%. Merito dei fondamentali solidi e della forza del brand che gli permette di controllare vendite e redditività. Non per niente Ferrari è la quality stock del Ftse Mib e piace non solo ai gestori ma anche ai fondi pensione.

Leonardo ha visto un netto miglioramento dei fondamentali e della visibilità del portafoglio della divisione elicotteri. Elementi che gli hanno permesso il forte recupero dai minimi importanti toccati a 7,5 euro a metà gennaio. YTD il titolo cresce del 50% avvicinandosi progressivamente ai 12 euro.

 

Banco BPM la peggiore YTD

All’estremo opposto della classifica, i tre titoli peggiori da inizio 2019 sono Banco BPM, Pirelli e A2A. Il primo chiude il periodo con un rosso del 2%, Pirelli dello 0,2% e A2A del 2%. Casi però molto diversi tra loro.

A2A infatti ha continuato a segnare sempre nuovi massimi fino a fine 2018, per poi cominciare una fase laterale tra il supporto a 1,4 euro e la resistenza in area 1,6 euro. Fondamentali assolutamente invidiabili per l’utility italiana.

Anche Banco BPM, la peggiore del listino, ha visto una fase laterale YTD tra 1,6 e 2,2 euro. Dopo aver ritestato a fine maggio 1,6 euro, il titolo ha ripreso al rialzo. L’istituto di credito ha sofferto soprattutto i conti del primo trimestre che l’avevano penalizzato pesantemente in Borsa.