Tonfo Seadrill a New York (-40%): attivato chapter 11, la notizia semina panico nel settore. Saipem su minimi da un anno
Seadrill, società norvegese che fornisce servizi di perforazione in acque profonde offshore anche negli Usa, dovrebbe attivare una procedura fallimentare negli Stati Uniti secondo il Chapter 11, la celebre legge che consente di avviare un piano per la ristrutturazione dell’esposizione debitoria.
La notizia ha fatto scattare le vendite sul titolo, quotato sia sulla Borsa di Oslo che a New York, ed ha seminato panico sull’intero settore oil service. Dopo poco più di un’ora dal via delle negoziazioni a Wall Street il titolo Seadrill ha perso oltre 40% sul listino del Nyse scivolando sui minimi storici sotto quota 0,20 $.
La società norvegese ha terminato il secondo trimestre 2017 con perdite monstre di circa 100 milioni di dollari ed ha bruciato oltre il 90% del suo valore dall’inizio dell’anno. Prima dell’apertura del Nyse odierna Seadrill capitalizzava 135 milioni di dollari. Fonti vicine all’armatore e azionista del gruppo John Fredriksen riportano che circa la metà delle costose attrezzature del gruppo negli Stati Uniti è al momento inutilizzata.
La notizia è rimbalzata da questo lato dell’oceano e sta contagiando tutto il comparto delle società di servizi per l’oil&gas tra cui Saipem. In poco più di una settimana il titolo ha ceduto oltre 4 punti percentuali per giungere questo pomeriggio sui minimi a 3,014 euro, un simile livello non si vedeva dal luglio del 2016. Da inizio anno il titolo ha perso oltre il 42% della propria capitalizzazione di Borsa.