Tod’s: trend ricavi trimestrali migliora (nonostante effetto Honk Kong). Messaggio positivo da Della Valle per 2020
Il mercato accoglie positivamente i numeri snocciolati da Tod’s, che mostrano un calo dei ricavi 2019 ma un miglioramento del trend nel quarto trimestre, nonostante gli effetti negativi riguardanti la piazza di Hong Kong. Numeri che hanno spinto gli analisti di Equita alzare il prezzo obiettivo del gruppo del lusso marchigiano. In questo contesto il titolo sale di oltre il 5% a 37,6 euro (nel corso della mattinata l’azione ha infranto la soglia di 38 euro).
Osservando i dati preliminari per il 2019, Tod’s ha chiuso l’esercizio precedente con ricavi consolidati a 916,1 milioni di euro (-2,6% rispetto al 2018), battendo il consensus Bloomberg che indicava un giro d’affari pari a 906,2 milioni. Nel solo quarto trimestre dell’anno i ricavi hanno raggiunto quota 238,4 milioni, con una crescita dell’1,7% rispetto al quarto trimestre 2018. Anche in questo caso il dato trimestrale superare le aspettative del mercato pari a 229 milioni. Per quanto riguarda i singoli brand, i ricavi del marchio Tod’s sono scesi nel 2019 a 461,8 milioni (-7,4%), mentre le vendite del marchio Roger Vivier hanno messo a segno una crescita a doppia cifra (+15,6%), attestandosi a 200,6 milioni. Hogan ha registrato ricavi pari a 196,5 milioni (-4,7%), ma con una crescita a doppia cifra dei ricavi in Greater China, nonostante la delicata situazione di Hong Kong. Infine, le vendite del marchio Fay sono state pari a 56,3 milioni (-8,2%): “il calo rispetto all’esercizio precedente riflette soprattutto la persistente debolezza del mercato domestico”, si legge in una nota del gruppo guidato dalla famiglia Della Valle.
Nel comunicato stampa ufficiale, l’a.d. Diego Della Valle indica che “i risultati dell’ultimo trimestre hanno evidenziato un miglioramento del trend dei ricavi, nonostante gli effetti negativi riguardanti la piazza di Hong Kong” e “si cominciano a vedere i primi segnali positivi della strategia a suo tempo adottata”. Rimane per noi assolutamente prioritario, spiega il numero uno del gruppo marchigiano, tutelare la grande qualità dei nostri prodotti, l’Italian lifestyle raffinato e, sempre di più, la componente creativa che attira nuovi consumatori, che amano circondarsi di cose speciali”. “Il nostro obiettivo è di realizzare in tempi brevi un modello di gruppo omni-channel, che ci permetta di vendere prodotti attraverso la nostra distribuzione diretta, i migliori e-tailers ed i nostri partners dei department stores – prosegue il numero uno di Tod’s -. Sempre meno, invece, sarà per noi importante l’apporto del wholesale classico, che con prudenza stiamo cercando di contingentare. Anche se questo sacrifica temporaneamente un po’ i fatturati, riteniamo del resto che sia la cosa giusta da fare, per poter controllare completamente la politica distributiva del nostro gruppo a livello mondiale”.
Messaggio positivo da Della Valle, anche se il coronavirus impone sempre una certa cautela: “Escludendo le eventuali ripercussioni, ad oggi imprevedibili, dell’epidemia in atto, riteniamo di guardare con ottimismo all’anno in corso, sicuri che la strada tracciata sia quella giusta”.
“Fatturato sopra le attese per effetto aperture e cautela sul wholesale”, sottolineano gli analisti di Equita che restano prudenti, confermando la accomandazione reduce su Tod’s, ma hanno alzato del 3% a 25,2 da 24,5 euro il target price. In termini di stime scrivono: “Abbiamo sostanzialmente confermato le nostre stime a livello operativo sia sul 2019, dove pensiamo che l’andamento negativo delle vendite organiche su entrambi i canali con accelerazione dei costi confermerà comunque una forte pressione sui margini. Il nostro Ebitda 2019 è visto in linea col consensus a 159 milioni di euro (post IFRS169, che il management aveva indicato come challenging a novembre” e “sia sul 2020, dove attese più ottimistiche sull’effetto aperture sono compensate da ulteriore calo del wholesale”.
View analisti resta negativa
Da inizio anno il titolo Tod’s ha mostrato una flessione di quasi il 9%. La view del mercato resta negativa: il consensus degli analisti su Bloomberg indica per il gruppo del lusso nessun giudizio Buy, il 19% Hold, mentre l’81% consiglia di vendere (rating sell).