Notizie Notizie Italia Titolo Tim “sorvegliato” post conti. Ebitda migliora e debito giù, confermata guidance

Titolo Tim “sorvegliato” post conti. Ebitda migliora e debito giù, confermata guidance

14 Novembre 2024 11:14

Titolo Telecom Italia in balia della volatilità all’indomani della presentazione dei conti dei primi 9 mesi del 2024. Adesso, l’azione del big italiano delle telecomunicazioni è in ripresa e registra un +1,29% a 0,22 euro dopo essere scivolato in rosso nel corso della mattinata, con gli investitori alla finestra in attesa delle parole del ceo Pietro Labriola nel corso della conference call con la comunità finanziaria che è appena iniziata.

“La nuova Tim”, con il primo trimestre senza Rete, che vede i conti in miglioramento, il debito calare e la conferma della guidance per il 2024. Non sono, invece, arrivate aggiornamenti dal comunicato sulla controllata Sparkle.

Il tutto in una giornata in cui si attendono anche novità sul fronte Vivendi. E’ prevista presso il tribunale di Milano l’udienza sulla causa intentata dal socio di maggioranza di Tim (con una quota di quasi il  24%) contro Telecom Italia sulla decisione di cedere la Rete.

I conti di Tim: Ebitda e ricavi crescono, giù il debito

Titolo Telecom Italia osservato speciale a Piazza Affari post trimestrale. Nel dettaglio, Tim ha terminato i primi 9 mesi dell’anno con i ricavi totali di gruppo a 10,7 miliardi di euro, in crescita del 3,4% anno su anno (+1,8% nel domestico a 7,4 miliardi, +7,2% in Brasile a 3,3 miliardi); mentre quelli da servizi hanno mostrato una crescita del 4,1% anno su anno a 10 miliardi (+2,7% nel domestico a 6,8 miliardi di euro, +7,1% in Brasile a 3,2 miliardi). Nel periodo in esame, l’Ebitda è aumentato dell’8,7% anno su anno a 3,3 miliardi (+8,3% nel domestico a 1,6 miliardi, +9,0% in Brasile a 1,6 miliardi); in decisa crescita anche l’Ebitda After Lease di Gruppo, che è salito dell’11,1% anno su anno a 2,7 miliardi (+8,3% nel domestico a 1,5 miliardi, +14,4% in Brasile a 1,3 miliardi).

Nel solo terzo trimestre, il gruppo guidato da Pietro Labriola ha visto l’Ebitda organico salire del 7,6% a 1,11 miliardi di euro (in linea con il consensus Bloomberg) e un Ebitda afetr lease crescere del 7,5% a 943 milioni, al di sotto delle attese degli analisti che indicavano una crescita più sostenuta a 953,9 milioni. In crescita anche la voce ricavi che nel terzo trimestre ha registrato un fatturato di 3,57 miliardi (+3,2% a/a) dai 3,56 miliardi del consenso.

Debito sotto quota 8 mld, confermata guidance

Indicazioni positive dall’indebitamento finanziario netto rettificato After Lease del Gruppo al 30 settembre 2024 che è sceso sotto gli 8 miliardi di euro, in calo di oltre 0,1 miliardi di euro rispetto al valore immediatamente successivo al perfezionamento della cessione di NetCo.

L’evoluzione della posizione finanziaria netta attesa nell’ultimo trimestre dell’anno, spiega una nota, permetterà al Gruppo di raggiungere l’obiettivo di deleverage indicato, con un rapporto fra l’indebitamento finanziario netto rettificato after lease e l’Ebitda organico After Lease minore o uguale a 2 volte. Il target non include i proventi per la cessione della partecipazione residua in Inwit, il cui closing è atteso il prossimo 29 novembre, a un prezzo di 10,43 euro per azione e con un incasso previsto di circa 250 milioni. Sulla base dei risultati al 30 settembre 2024, Tim ha annunciato la “confermato tutte le guidance fornite al mercato per l’anno in corso”.

Nessun aggiornamento sulle discussioni in corso sulla cessione di Sparkle, sul rimborso del canone di concessione e sull’ottimizzazione della struttura del capitale, temi oggetto di approfondimento nella call di oggi alle ore 11.00”, indicano gli analisti di Equita che mantengono la raccomandazione buy su Tim.

Tim in Borsa nel 2024: il quadro tecnico

Dal punto di vista grafico, Telecom Italia non è ancora riuscito a recuperare lo scivolone del 7 marzo quando il titolo è sceso bruscamente del 23,8%. Da qui il titolo iniziato a scambiare in un trend laterale racchiuso nel trading range tra 20 e 26 centesimi di euro. Anche l’ultimo tentativo di rimbalzo avviato dai minimi di agosto si è fermato poco prima dei 26 centesimi e dal 18 ottobre Tim ha iniziato un trend ribassista tornando in area 21 centesimi.