Tim: tra i temi dossier Rete, ma anche la trimestrale in arrivo il 29 maggio
Titolo Telecom Italia sotto i fari a Piazza Affari con l’affaire Rete giunto in una fase decisiva. Secondo alcune indiscrezioni stampa il fondo Usa KKR dovrebbe presentare in questi giorni i rimedi all’Antitrust europeo per l’acquisto di NetCo. Un dossier, quello della Rete, che è finito proprio in questi gioni in Tribunale per il ricorso portato avanti dai soci francesi di Vivendi (nelle loro mani una quota pari a quasi il 24% in Tim). Un mese di maggio che si conclude poi per Tim con l’approvazione dei conti del primo trimestre, previsti per il prossimo 29 maggio.
Tim, i conti il 29 maggio: cosa si attendono gli analisti
La stagione delle trimestrali sta per concludersi per le big del Ftse Mib. Tra le ultime a presentarsi all’appuntamento c’è Telecom Italia che annuncerà i risultati del primo trimestre il prossimo 29 maggio 2024.
In vista dei risultati dei primi tre mesi dell’anno gli analisti di Equita, che mantengono una raccomandazione buy, si attendono “una buona partenza d’anno per ServCo come ricavi“. E precisano: “non avendo ancora completato la cessione di NetCo, Tim riporterà i dati completi secondo il perimetro integrato, ma fornirà anche un set di KPI legati al perimetro di ServCo coerenti con i target forniti al Capital market day di marzo. Questi ultimi sono a nostro avviso quelli più rilevanti, dal momento che NetCo ha una valorizzazione ormai prefissata e sarà quindi al più importante capire se ci sono deviazioni rispetto alla traiettoria di deleverage prevista per fine 2024″.
Nel dettaglio, a livello di ServCo domestica (Tim Brazil ha già comunicato i conti), le attese di Equita sono di ricavi in lieve crescita dello 0,4% a 2,376 miliardi di euro, con Tim Consumer a 1,471 miliardi (-0,5%), Tim Enterprise in rialzo del 3% a 733 milioni e Sparkle attesi piatti a 227 milioni. Per quanto riguarda, invece, le stime sui ricavi da servizi sono pari a 2,178 miliardi, con la parte consumer piatta a 1,346 miliardi, Enterprise +3% a 657 milioni e Sparkle sempre piatti 225 milioni. L’ebitda adjusted è, invece, previsto in crescita del 10,2% a 478 milioni e quello after lease dovrebbe salire dell’11,2% a 440 milioni. A livello di gruppo integrato le aspettative sono “di vedere dinamiche meno favorevoli come ricavi ed Ebitda/Ebitda aL in quanto il primo trimestre 2024 beneficiava dei ricavi di vendita di infrastruttura a Open Fiber da parte di NetCo”.
Per Equita il livello d’indebitamento finanziario netto rettificato after lease dovrebbe mostrare “un incremento del debito di un miliardo a 21,3 miliardi di euro, di cui 250 milioni legati al temporaneo sequestro disposto dalla procura a febbraio (sequestro poi annullato ad aprile), 100 milioni per il pagamento della multa antitrust, e 650 milioni per le dinamiche di circolante (stagionalmente negativo nel primo trimestre) e di incremento rispetto ai primi tre mesi del 2023 di oneri finanziari e Capex”.
Titolo e dossier Rete
Il titolo Telecom Italia avanza oggi in Borsa. L’azione che al momento è in vetta al Ftse Mib sale di quasi il 2%. Tra le notizie in primo piano quelle che riguardano il futuro della Rete. In attesa del closing ufficiale dell’operazione, atteso per l’estate, il fondo Usa dovrebbe presentare i remedies all’Antitrust europeo emerse per rilevare la Rete. Intanto nei giorni scorsi si è tenuta a Milano la prima udienza tra Tim e Vivendi per il caso relativo alla vendita a KKR, contestata dai francesi . Da quello che riportano le agenzie la richiesta di Vivendi è di una maggiore documentazione da parte di Tim, KKR e del Tesoro (entrato nella partita per la Rete).