Notizie Tim, smacco a Vivendi: Pansa nel cda. Ma Labriola stempera

Tim, smacco a Vivendi: Pansa nel cda. Ma Labriola stempera

15 Giugno 2023 12:30

Alla fine, il consiglio di amministrazione di Tim ha riservato una sorpresa dell’ultima ora. Mentre il tema della Rete resta sempre in primo piano in vista dei board delle prossime settimane, chiamati a giudicare le offerte non vincolanti presentate lo scorso 9 giugno dalla cordata CDP-Macquarie e dal fondo Usa KKR, il mercato prende atto della decisione di cooptare in consiglio Alessandro Pansa come consigliere. Un nome che ha ribaltato le attese della vigilia e di fatto ha rappresentato uno smacco nei confronti dei soci di maggioranza di Vivendi che sponsorizzavano da tempo il nome di Luciano Carta, ex presidente di Leonardo, per la sostituzione di Arnaud de Puyfontaine.

Ribaltone Pansa in cda

Sono passate da poco le 20, quando Tim dirama una breve nota in cui comunica di avere cooptato Alessandro Pansa nel board.

“Il consiglio di amministrazione di Tim, riunitosi oggi sotto la presidenza di Salvatore Rossi, ha proceduto, a maggioranza, alla cooptazione di Alessandro Pansa come consigliere. Alessandro Pansa non detiene azioni Tim e si qualifica come amministratore non esecutivo”.

La scelta non è andata nella direzione dettata dai soci francesi che indicavano in Luciano Carta il nuovo consigliere, bensì è andata verso un nome interno che è quello di Alessandro Pansa. Pansa, classe 1951, attualmente ricopre la carica di presidente di Sparkle e dallo scorso anno è alla guida di Telsy, due società del gruppo Tim che riguardano, rispettivamente, il business dei cavi sottomarini e della cybersecurity. Tra gli altri incarichi, nel 2013 è stato nominato dal consiglio dei ministri Capo della Polizia – Direttore Generale della Pubblica Sicurezza, mentre a partire dall’aprile 2016 è diventato capo del DIS (Dipartimento delle informazioni per la sicurezza).

Un ribaltone dell’ultimo momento perchè solo ieri è iniziata a circolare la voce che il comitato nomine avrebbe presentato una rosa di nomi, con una candidatura forte oltre a quella di Luciano Carta. Pansa, che rivestendo dei ruoli esecutivi in azienda non ha i requisiti di indipendenza, occuperà in consiglio la poltrona lasciata a inizio anno dall’ad di Vivendi Arnaud de Puyfontaine.

Stando a quanto si apprende da “La Repubblica” a Pansa sono andati 9 voti su 14, tra cui quello del presidente Salvatore Rossi, dell’ad Labriola, del presidente di Cdp Giovanni Gorno Tempini ma anche quello di Massimo Sarmi, presidente di Fibercop, nominato in cda su indicazione di Vivendi.

In vista una assemblea?

Come spiega “Il Sole 24 Ore sarà fondamentale capire le prossime mosse di Vivendi. “Occorrerà capire se e come Vivendi darà seguito alle sue intenzioni, a valle di una votazione che ha visto Pansa prevalere per 9 voti su 5. Paolo Boccardelli, Cristiana Falcone, Giulio Gallazzi, Marella Moretti e Ilaria Romagnoli avrebbero votato per Carta. Tutti gli altri, compresi presidente Salvatore Rossi, ad Pietro Labriola e Massimo Sarmi, consigliere entrato in cda con il gradimento della stessa Vivendi, avrebbero optato per Pansa”, si legge sul quotidiano.

“Sarà importante verificare la reazione di Vivendi che al momento non ci risulta abbia commentato l`esito del consiglio di amministrazione”, ribadiscono anche gli analisti di Equita che al momento non ritengono probabile una mossa di Vivendi per chiedere la revoca del cda perché questa “mossa rischierebbe di destabilizzare il gruppo in una fase molto delicata”. In tal senso, potrebbe essere decisivo l’esito del board del 22 giugno. “Se il cda di Tim del 22 decidesse di procedere con il progetto di cessione di NetCo, su cui Vivendi si è già chiaramente espressa con una visione negativa, ci aspettiamo piuttosto un confronto assembleare“, aggiungono gli esperti.

A.d. Labriola: in cda clima positivo, fiducioso su dossier Rete

Sulla questione Pansa e offerte è stato imbeccato oggi dai giornalisti proprio l’amministratore delegato di Telecom Italia, Pietro Labriola cerca di stemperare la situazione, dichiarando che il clima generale del cda, “è positivo”. A margine del convegno CorCom, come riportano le agenzie stampa, Labriola ha però invitato ad abbassare i toni: “non si tratta di contrapposizione perché altrimenti non avremmo un cda, non ci sarebbero discussioni ma una sola persona che decide”.

Il ceo di Tim si è poi soffermato sull’ampio discorso della Rete: “Non abbiamo ancora visto le offerte, quando si gestisce un dossier complesso come questo devi essere fiducioso del fatto che le cose debbano e possano andare bene”. La mission è quella di “risollevare questa azienda”. Le strade sono due: “abbiamo un piano A e un piano B, dobbiamo lavorare per cercare di raggiungere gli obiettivi e soddisfare tutti gli azionisti”, ha affermato il manager.

 

LEGGI ANCHE