Tim: si dilatano i tempi per l’offerta Cdp su rete fissa, serve un nuovo governo operativo. Rimane il nodo sul prezzo
Sono tanti i dossier aperti su Tim e in primis quello sulla rete unica, l’ambizioso progetto che ha l’obiettivo di creare un solo operatore nazionale delle reti di telecomunicazioni evitando una duplicazione degli investimenti. L’accordo in questione ricordiamo che è frutto di un memorandum d’intesa (siglato lo scorso maggio) tra Tim, Cdp, Open Fiber e i due fondi d’investimento Kkr e Macquarie, e secondo il MoU originario la scadenza per l’offerta su Tim sarebbe dovuta essere il 24 settembre. Tuttavia, lo scenario è mutato e adesso il nostro Paese si trova, dopo le dimissioni di Mario Draghi dalla carica di Premier, alla vigilia delle elezioni politiche. Ecco che dopo il rinvio delle scorse settimane, da lunedì si saprà chi guiderà il Paese e proprio da quel giorno potrebbe arrivare l’attesa offerta di Cdp e di Open Fiber su NetCo, la rete fissa di Tim.
Serve un governo operativo
Secondo alcune indiscrezioni dei giornali, nonostante il sempre più vicino delineamento del nuovo assetto politico italiano, i tempi per l’offerta vincolante sulla rete unica di Tim potrebbero ora slittare ulteriormente rispetto alla nuova scadenza prevista dal MoU (31 ottobre) e questo perché sarà necessario non solo avere un governo ma avere un governo pienamente operativo. Per questa ragione, anche secondo gli analisti di Equita che commentano i fatti, “sembra scontato lo slittamento dell’offerta visti i tempi lunghi rispetto quanto inizialmente preventivato e a causa dei tempi tecnici di due diligence dopo la presentazione dell’offerta”.
Il nodo sul prezzo
Rimangono tanti i nodi da sciogliere, soprattutto in termini di valorizzazione della rete e in tal senso Equita, che mantiene un rating Hold su Tim con Target Price a 0,39 euro, ricorda che c’è ancora forte il disallineamento tra quello che è il prezzo a cui punta Vivendi, ovvero oltre i 30 miliardi di euro, e quanto stimato da molti analisti e dalla stessa Cdp che vedono la valutazione della rete di Tim in una forchetta compresa tra i 15 e i 18 miliardi di euro.
Intanto, in Borsa il titolo Tim si muove in rialzo del 2% trovandosi a 0,192 €, rimbalzando così dal recente minimo storico segnato a 0,1763 €.
Supporti: 0,176 €; 0,18 €
Resistenze: 0,20 €; 0,22 €