Tim esce da Inwit: ecco tutti i numeri dell’accordo
Tim esce ufficialmente da Inwit, lasciando così il business delle torri di trasmissione per le telecomunicazioni. La nota ufficiale, arrivata prima dell’avvio delle contrattazioni in Europa, annuncia l’accordo raggiunto tra Tim, Impulse I (consorzio guidato da Ardian) e Daphne 3 “per la cessione della quota residua del 10% detenuta da Tim nel capitale sociale della holding Daphne 3, che detiene il 29,9% del capitale sociale di Inwit”.
Un annuncio atteso: da tempo il management guidato da Pietro Labriola era al lavoro sulla vendita della partecipazione residua nella società delle torri, quotata a Piazza Affari.
Reazione positiva nei primi minuti di scambi in Borsa per Inwit e Telecom Italia, che hanno poi limato i rialzi e ora salgono entrambe di solo lo 0,10%.
Tim cede quota Inwit e fa cassa: i dettagli
Tim firma con Ardian e Daphne 3 l’accordo per la vendita della quota residuale in Inwit. Nel dettaglio, l’intesa si basa su una valutazione delle azioni Inwit pari a 10,43 euro e comporta per Tim un incasso, aggiuntivo rispetto alla guidance 2024, di circa 250 milioni di euro, tenendo conto dell’indebitamento netto esistente a livello di Daphne 3.
“I termini e le condizioni sono in linea con la prassi delle operazioni di M&A analoghe, compresi alcuni presidi applicabili tra la firma dell’accordo e il closing. La chiusura dell’operazione è soggetta a determinate condizioni e si prevede che avvenga nel quarto trimestre del 2024“, precisa una nota.
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La view degli analisti su Tim
Da inizio anno il titolo Tim ha messo a segno un ribasso di oltre il 24%, tra i peggiori dell’indice Ftse Mib. Il consensus degli analisti su Bloomberg indica per il gruppo guidato da Labriola il 66,7% di giudizi Buy e il 27,8% Hold, mentre solo 1 analista dice Sell. In media sempre il consensus raccolto da Bloomberg indica per Tim un prezzo obiettivo a 0,31 euro con potenziale upside del 41% circa.