Tesla: Musk rassicura sui target Model 3. Verso gigafactory in Cina?
Un breve video e l’arrivo sul palco del visionario Elon Musk, numero uno di Tesla. L’occasione è l’assemblea generale degli azionisti durante la quale il miliardario, 47 anni a fine mese, ha cercato di rasserenare gli animi sulla situazione del gruppo. E in particolare, sulla produzione della Model 3, il modello dedicato al grande pubblico che ha subito una serie di ritardi.
“Gli ultimi mesi sono stati davvero duri, abbiamo attraversato il momento più difficile di sempre”, ha ammesso l’istrionico manager agli azionisti, a tratti visibilmente emozionato. Poi la rassicurazione: si è detto convinto di raggiungere il target di “5.000 auto alla settimana” entro la fine di giugno.
Musk ha poi aggiunto che Tesla non ha bisogno di alcun aumento di capitale. Dichiarazioni che hanno sostenuto Tesla nell’afterhours a Wall Street, con il titolo che è salito di circa l’1% a 294,10 dollari dopo la chiusura a 291,13 dollari. Secondo un recente report firmato da Goldman Sachs, entro il 2020, Tesla dovrà raccogliere sul mercato dei capitali oltre 10 miliardi di dollari. Nella stima della banca d’affari Usa rientra il lancio di un nuovo stabilimento per la produzione di auto e una gigafactory in Cina.
Tornando all’assemblea che si è tenuta ieri, Robin Ren, responsabile delle vendite globali del gruppo, ha svelato i piani della compagnia che intende costruire la sua prima gigafactory al di fuori dei confini statunitensi: in particolare, Tesla è in trattativa con le autorità cinesi per costruire veicoli e batterie a Shanghai. Il gruppo californiano dovrebbe aprire da dieci a dodici stabilimenti in tutto il mondo, incluso uno in Europa. L’intento di Tesla, ha precisato Musk, è di stabilire le localizzazioni precise entro la fine dell’anno. “Gigafactories” che produrranno sia auto sia batterie. Attualmente, Tesla ha una Gigafactory in Nevada che produce batterie per i veicoli del marchio costruiti in California, vicino a San Francisco.
Nell’ultimo periodo Musk aveva attirato pesanti critiche. Anche in occasione della presentazione dei risultati dei primi mesi del 2018 la situazione era precipitata, con l’imprenditore che aveva perso la pazienza, mandando in rosso il titolo a Wall Street. Nel corso della conference call con gli analisti, il fondatore e ceo di Tesla ha praticamente snobbato le domande di diversi analisti, dando spazio piuttosto a quelle di un suo fan e azionista retail, Gali Russell, 25 anni, proprietario di un canale su YouTube.
Osservando i risultati dei primi mesi dell’anno, la perdita è più che raddoppiata per Tesla. La trimestrale è stata comunque migliore delle attese. Nel primo trimestre dell’anno, Tesla ha registrato un rosso di 709,6 milioni di dollari, o $4,19 per azione, rispetto alla perdita di 330,3 milioni, o $2,04 per azione, dello stesso periodo dell’anno precedente. Se si escludono le voci di bilancio straordinarie, la società ha mostrato una perdita di 568 milioni, o $3,35 per azione, rispetto al rosso di 215 milioni, o $1,33 per azione del primo trimestre del 2017 e rispetto alla perdita di $3,54 per azione attesa dal consensus. Il fatturato si è attestato a 3,41 miliardi contro i 2,70 miliardi dell’anno precedente e meglio dei 3,28 miliardi previsti dagli analisti.