Tesla guarda all’India mentre tutti vogliono i suoi Supercharger. Obiettivo ritorno $1 Trillion
Continua l’espansione globale di Tesla, con nuove mire espansionistiche in India e nuovi accordi di collaborazione per le sue stazioni di ricarica per veicoli elettrici. In questo contesto, il titolo accorcia così le distanze dal 1 Trillion club.
Tesla verso l’India
Oggi l’amministratore delegato di Tesla, Elon Musk ha annunciato che con tutta probabilità Tesla effettuerà un investimento significativo in India. Questo è ciò che emerso dall’incontro odierno a New York tra Elon Musk e Narendra Modi, il primo ministro indiano, con il tycoon delle auto elettriche che non ha mai nascosto la sua ambizione di dominare il mercato globale dell’industria automobilistica.
Ecco che da questo punto di vista il vastissimo mercato indiano potrebbe rappresentare la grossa opportunità per raggiungere tutti i suoi ambiziosi obiettivi di crescita. Teniamo presente che l’India rappresenta una opportunità enorme per tutti i produttori di auto elettriche in quanto il Paese vanta una classe media in continua ascesa e di recente il Governo ha ribadito che l’India sarà a zero emissioni entro il 2070.
“Sono fiducioso che Tesla sarà in India e lo farà non appena umanamente possibile“, ha commentato Musk, “vorrei ringraziare il primo ministro per il suo sostegno e spero che lo faremo essere in grado di annunciare qualcosa in un futuro non troppo lontano“, ha continuato Musk.
In ogni caso, Elon ha annunciato che nel 2024 visiterà l’India, vedremo se vorrà realmente fare dell’India un’alternativa alla Cina, in un panorama geopolitico in cui continuano ad rimanere alte le tensioni tra Stati Uniti e Cina
Anche Rivian userà i Supercharger di Tesla
Prosegue l’obiettivo di Tesla di diventare il maggior fornitore di stazioni di ricarica per i veicoli elettrici negli Stati Uniti, con Musk che neanche troppo segretamente ha l’obiettivo di portare il suo gioiellino ad essere lo standard di ricarica negli Usa, sbaragliando la concorrenza.
Proprio ieri il produttore di auto elettriche Rivian ha annunciato di aver stretto una collaborazione con Tesla per poter usufruire della sua vasta e capillare rete di Supercharger negli Stati Uniti. Ricordiamo che nelle ultime settimane anche Ford Motor e General Motors hanno annunciato collaborazioni con Tesla per incorporare le porte di ricarica di Tesla sui loro futuri veicoli elettrici, a partire dal 2025.
Nel dettaglio, l’accordo in questione permetterà ai possessori di Rivian di accedere ad oltre 12.000 Supercharger di Tesla negli Usa e in Canada, già a partire dalla primavera del 2024, grazie ad un particolare adattatore. In seguito, a partire dal 2025 futuri modelli Rivian incorporeranno già la configurazione per la stazione di ricarica di Tesla.
Questa notizia ha innescato acquisti sul titolo Rivian che nella seduta di ieri ha realizzato il 5% di rialzo e anche oggi mostra positività trovandosi al momento in rialzo di oltre il 2%.
“È fantastico vedere l’industria riunirsi per adottare lo standard di ricarica nordamericano. In questo modo, assicuriamo collettivamente a tutti i conducenti di veicoli elettrici l’accesso a un hardware di ricarica facile da usare e affidabile“, ha dichiarato in una nota Rebecca Tinucci, Senior Director of Charging Infrastructure di Tesla.
Tuttavia, non mancano le critiche a questo accenno di monopolio sulle stazioni di ricarica dei veicoli elettrici. Secondo alcuni analisti questa situazione crea ancora più confusione tra i consumatori. Da un lato, molti proprietari di veicoli elettrici stanno per ampliare il loro accesso alle stazioni di ricarica, ma secondo alcuni politici americani questo potrebbe allontanare ulteriormente il settore da uno standard di ricarica universale, che secondo alcuni è il modo migliore per incoraggiare l’adozione di veicoli elettrici ed evitare confusione.
Tesla corre per tornare nel 1 Trillion club
Guardando il consensus su Bloomberg vediamo come la maggioranza degli analisti che seguono il titolo diano indicazione Buy (rialzista) su Telsa, anche se bisogna segnalare che mediamente il target price a 12 mesi sul titolo è a quota 274 dollari ad azione e quindi implicherebbe un rendimento potenziale negativo di oltre il 20%. Da questo punto di vista, infatti, secondo alcuni analisti di Barclays, “le azioni di Tesla si sono rafforzate troppo, troppo velocemente” e rimangono degli interrogativi sui fondamentali a breve termine di Tesla.
Teniamo presente che solo da inizio giungo il titolo Tesla è balzato di oltre il 30% e del +24% di maggio, rendimenti che portano così il suo bilancio da inizio anno ad un rialzo del 131%. Cifre impressionanti se le andiamo a confrontare con il +14% realizzato da inizio anno dall’indice S&P 500.
Queste performance da inizio anno si contrappongono a quanto realizzato dal titolo nel corso del 2022, con Tesla che realizzò il suo peggior anno di sempre, ma da inizio 2023, come detto, il titolo ha più che raddoppiato, aggiungendo oltre 480 miliardi di dollari alla sua capitalizzazione di mercato.
Nel grafico di Bloomberg qui sotto vediamo l’andamento della capitalizzazione di mercato di Tesla dal 2018 ad oggi, con la linea verde orizzontale che identifica il tetto di quota 1 trilione di dollari di capitalizzazione.
Secondo Dan Levy, analista di Barclays, il vigoroso rally di Tesla può essere spiegato dal vero e proprio boom dell’intelligenza artificiale, ma anche dall’entusiasmo del mercato per la recente decisione di Tesla di aprire anche ad altri marchi le sue stazioni di ricarica, i Supercharger, per i veicoli elettrici.
“Sebbene non ci sorprenda che il titolo abbia partecipato al rally, riteniamo che sia prudente abbassare la raccomandazione”, scrive Dan Levy in una nota, declassando Tesla a equal-weight dal rating overweight che aveva assegnato quando iniziò la copertura all’inizio dell’anno.
“I sogni di Tesla in materia di intelligenza artificiale potrebbero già essere prezzati in borsa“, sottolinea l’analista di Barclays, secondo cui il rally attuale potrebbe essere “troppo netto”.
Tesla sbanca nella classifica di Cars.com
Intanto, Tesla conquista le prime quattro posizioni nell’indice di fabbricazione americana redatto per il 2023 da Cars.com, che da 18 anni classifica i primi 100 veicoli sulla base di cinque criteri: luogo di assemblaggio, contenuto delle parti, origine del motore, origine della trasmissione e forza lavoro di produzione statunitense.
Al primo posto in classifica si conferma per il secondo anno la Model Y, seguita da tre delle altre automobili di Elon Musk: la berlina Model 3, il più massiccio Model X e la berlina Model S.
I livelli tecnici più importanti su Tesla
Nel grafico qui sopra vediamo l’andamento del titolo Tesla da metà 2021. Come vediamo il titolo dopo aver raggiunto i nuovi massimi storici a novembre 2021, ha invertito la direzione passando da oltre 400 dollari ad azione a segnare un minimo a inizio anno poco sopra quota 100 dollari.
Tuttavia da inizio anno il titolo è riuscito nuovamente ad invertire la tendenza con il titolo che da inizio anno ha realizzato al momento un progresso del +126%.
Dinamica positiva anche se guardiamo tutti i principali indicatori di direzione con i prezzi che si trovano ampiamente al di sopra delle medie mobili principali a 50 e 200 periodi, l’indicatore di direzione Parabolic Sar che si trova ampiamente in direzione long, mentre il più reattivo oscillatore di momentum Rsi si trova in forte ipercomprato dato che si trova in area 73, motivo per cui può essere probabile un ritracciamento di breve periodo sul titolo.
Resistenze: $ 280; $ 300
Supporti: $ 250; $ 230; $ 200