Terremoto su governo May, il ministro Brexit si dimette. La sterlina si scalda
Terremoto sul governo inglese di Theresa May alle prese con il processo di uscita dal blocco europeo. Nel fine settimana il ministro inglese per la Brexit, David Davis, ha decido di dimettersi per protesta contro i piani di uscita avanzati dalla May nei giorni scorsi. Oltre a Davis, si sono dimessi anche il suo vice, Steve Baker, e il ministro junior per la Brexit, Suella Braverman, inferendo un duro colpo alla strategia negoziale di Theresa May con la Ue e alla sua presa sul potere. Solo due giorni fa, la May aveva raggiunto l’accordo di governo per avanzare la sua proposta di uscita che prevede il mantenimento delle relazioni commerciali con l’Unione europea.
La tenuta del governo May appare ora a rischio, in quanto altri ministri pro Brexit stanno valutando se dimettersi e il quadro si chiarirà solo nei prossimi giorni. “La perdita di Davis è un duro colpo per la tenuta del governo visto il suo ruolo di mediatore tra le posizioni del Primo Ministro e il drappello sempre più consistente di oppositori alla soft-Brexit nelle file dei conservatori”, hanno commentato gli analisti dell’ufficio studi di Intesa Sanpaolo. D’altra parte, il piano May ha poche possibilità di essere accettato dall’Ue e quindi il rischio di fallimento dei negoziati resta concreto.
Focus dunque sulla sterlina che ha reagito in modo scomposto alla notizia. Inizialmente ha ceduto terreno contro l’euro (-0,4%) ma poi ha invertito l’andamento e sta scambiando ora in area 0,882-0,883. Contro il dollaro, dopo un iniziale cedimento, ha rimbalzato e sta mantenendo il cambio sopra 1,33, segnando un progresso dello 0,22%.