Notizie Dati Bilancio Italia Terna debole a Piazza Affari: mercato passa al setaccio piano al 2022. Investimenti e dividendi in crescita

Terna debole a Piazza Affari: mercato passa al setaccio piano al 2022. Investimenti e dividendi in crescita

22 Marzo 2018 10:38

 

Il nuovo piano accompagnerà l’Italia verso una piena trasformazione energetica. Questa l’indicazione che arriva da Luigi Ferraris, amministratore delegato di Terna, presentando al mercato il business plan 2018/2022 che prevede una nuova politica di dividendi e investimenti in crescita.

Nel dettaglio, il piano del gruppo, principale gestore della rete elettrica nazionale, prevede 5,3 miliardi di euro di investimenti in Italia, in aumento di oltre il 30% rispetto al piano precedente: di questi, circa 2,8 miliardi sono relativi allo sviluppo della rete nazionale e delle interconnessioni con l’estero; circa 700 milioni al piano di difesa; 1,9 miliardi dedicati ad attività di rinnovo, miglioramento della qualità del servizio ed efficienza.
La società guidata indica inoltre ricavi di gruppo al 2022 per 2,55 miliardi di euro e un margine operativo lordo (Ebitda) di 1,9 miliardi, segnalando una crescita media annua di oltre il 3% per entrambi. Previsto in miglioramento anche l’utile netto, con una crescita media annua di circa il 3% e un utile per azione (Eps) di circa 38 centesimi di euro nel 2022. Il valore degli asset regolati (Rab) raggiungerà i 17,5 miliardi di euro nel 2022, con un Cagr superiore al 3 per cento. “La struttura del capitale di Terna – precisa la società in una nota – resterà solida grazie alla robusta generazione di cassa, che contribuirà al piano di investimenti e al sostegno della politica dei dividendi”. Quanto alle attività Internazionali, saranno volte a rafforzare il ruolo del nostro Paese come hub energetico nel Mediterraneo e a completare i progetti avviati in America Latina.

Novità sul fronte cedola
Nel piano strategico 2018/2022, presentato oggi al mercato, Terna prevede una politica dei dividendi con visibilità quinquennale. In particolare, si attende dal 2018 al 2020 un dividendo per azione con una crescita media annua (Cagr) del 6% rispetto al dividendo di competenza dell’esercizio 2017. Per gli anni 2021 e 2022 è previsto un payout del 75%, con un dividendo minimo comunque garantito pari al dividendo di competenza dell’esercizio 2020.

Conti 2017
Il consiglio di amministrazione di Terna ha approvato i risultati finanziari 2017 che vedono l’utile netto di gruppo salire dell’8,7% a 688,3 milioni di euro e i ricavi hanno raggiunto quota 2.248 milioni di euro (+6,9%). In crescita anche gli investimenti che sono saliti a 1.034 milioni di euro (+21%) Il dividendo proposto per il 2017 è di a 22 centesimi di euro per azione (di cui 7,4263 centesimi di euro già pagati quale acconto e 14,5737 centesimi di euro quale saldo a giugno 2018).
Guardando alle prospettive per il 2018, Terna indica che gli investimenti totali si attesteranno a circa 1,1 miliardi di euro, mentre i ricavi complessivi sono previsti a circa 2,2 miliardi di euro, con un Ebitda di circa 1,61 miliardi di euro. Infine si prevede un Eps di circa 34 centesimi di euro.

Numeri e indicazioni che al momento non stanno scaldando il mercato: sul Ftse Mib il titolo Terna si posiziona tra i peggiori, con ribassi di circa l’1,52% a 4,675 euro (minimo intraday a 4,668 euro).