Notizie Notizie Italia Tensione spread in attesa dell’imminente asta cruciale dei BTP. Bond italiani sconteranno anche l’effetto Germania?

Tensione spread in attesa dell’imminente asta cruciale dei BTP. Bond italiani sconteranno anche l’effetto Germania?

26 Giugno 2018 15:52

Spread BTP-Bund proiettati verso 260 punti base, con i rendimenti dei BTP decennali in rialzo al 2,90%, dopo essere balzati nei massimi intraday fin oltre il 2,94%. In crescita anche i tassi dei Bund tedeschi, che balzano allo 0,34%.

Oggi il Tesoro ha collocato CTZ con scadenza 2020 per 1,75 miliardi con un rendimento dello 0,917%, +57 punti base rispetto alla precedente emissione.

Collocati anche due BTP indicizzati.

La vera prova del nove per il debito pubblico italiano, come scrive Bloombeg nell’articolo “Italy’s Crunch Moment in the Bond Market”, arriverà dopodomani, giovedì 28 giugno, con l’asta dei BTP con scadenza a cinque e 10 anni.

Bloomberg ricorda come l’ultima asta dei bond decennali, avvenuta alla fine di maggio, non abbia dato un esito confortante, con il rendimento medio lordo quasi raddoppiato rispetto all’1,70% del collocamento precedente, schizzato fino al 3%.

Da allora, ricorda Marcus Ashworth autore dell’articolo di Bloomberg, a puntare verso l’alto sono stati soprattutto i tassi italiani a due anni, che hanno superato la soglia dell’1% nella sessione di ieri per la prima volta dal 14 giugno scorso, a fronte di uno spread BTP-Bund a 10 anni che è tornato attorno a quota 250 punti base, il doppio circa rispetto alla media di quest’anno.

La tensione sul mercato secondario dei bond, dunque, permane, con i tassi sui BTP decennali che, ai livelli attuali, vengono scambiati al record delle ultime due settimane e mezzo.

Inoltre, a prescindere dagli sviluppi politici, lo spread potrebbe essere interessato da una nuova impennata scontando l’effetto Bund.

In particolare Carl Weinberg, responsabile economista di High Frequency Economics, ritiene che i tassi sui bond tedeschi decennali possano tornare anche ad azzerarsi, per effetto degli acquisti, da parte degli investitori, di debito sovrano tedesco. Weinberg motiva il suo outlook con il calo stimato dell’inflazione nel paese, con la prosecuzione della disciplina fiscale, e con la decisione della Bce di rimandare il rialzo dei tassi dell’Eurozona nella seconda metà del 2019.

I tassi sui Bund a 10 anni sono scesi in modo sostenuto rispetto al massimo in tre anni testato allo 0,762% nel mese di febbraio. L’ultima volta che i rendimenti sono stati negativi è stato nell’ottobre del 2016.

I timori legati all’escalation della guerra commerciale e al futuro dell’Italia hanno riportato gli investitori, negli ultimi mesi, a rifugiarsi nuovamente nei bond tedeschi, considerati tra gli asset più sicuri nel mondo dei debiti sovrani.