Notizie Dati Bilancio Italia Tenaris nelle retrovie del Ftse Mib, mercato si concentra su debole outlook

Tenaris nelle retrovie del Ftse Mib, mercato si concentra su debole outlook

31 Ottobre 2019 12:15

Tenaris resta nelle retrovie del Ftse Mib dopo la pubblicazione de risultati del terzo trimestre, con il mercato concentrato soprattutto sulle indicazioni arrivate sull’outlook. A Piazza Affari il titolo del gruppo dei tubi per il settore dell’oil&gascede oltre il 2% e viaggia poco sopra i 9 euro (minimo intraday a 9,002 euro).

I numeri del terzo trimestre
Il terzo trimestre 2019 è stato archiviato da Tenaris con un fatturato pari a 1,764 miliardi di dollari, in ribasso del 7% rispetto allo stesso periodo del 2018, a causa del rallentamento delle attività negli Stati Uniti e in Argentina. Giù anche l’Ebitda che ha mostrato una flessione del 18% a 322 milioni di dollari e l’utile netto ha evidenziato un calo del 59% a 101 milioni di dollari.
Nonostante il calo dell’utile, Tenaris ha generato un free cash flow di 287 milioni (pari a circa il 16% dei ricavi) e ha chiuso il trimestre con una posizione di cassa netta di 964 milioni. Il consensus indicava ricavi a 1,779 miliardi, Ebitda a 337,6 milioni, in calo del 14,5%, con margine al 19% (in calo dal 20,7% del 2018). L’utile netto era atteso a 179,3 milioni (-27% a/a).

Il consiglio di amministrazione del gruppo ha inoltre deliberato il pagamento di 0,13 dollari per azione come acconto sul dividendo relativo all’esercizio in corso, in linea con quello del 2018. La cedola sarà staccata il prossimo 18 novembre e sarà messa in pagamento il 20 novembre.

Debole guidance
L’attenzione del mercato è soprattutto rivolta alla guidance, con Tenaris che si è mostrata piuttosto prudente. Per il quarto trimestre prevede infatti che le vendite possano subire ancora un impatto negativo da un calo dei prezzi di vendita e dal rallentamento dell’attività negli Stati Uniti e Argentina. Per il 2020, il gruppo si aspetta una ripresa delle vendite oltre a un miglioramento della marginalità.

“Le prospettive per l’attività di shale negli Stati Uniti restano il principale rischio al ribasso”, avvertono gli analisti di Morgan Stanley che confermano il rating outperform su Tenaris. “La pressione sui prezzi e sui volumi negli Stati Uniti dovrebbe continuare anche quarto trimestre, compensando i guadagni derivanti dai migliori volumi in Messico e Medio Oriente. Di conseguenza, è improbabile che le vendite mostrino una ripresa dai livelli del terzo trimestre”, aggiungono gli esperti della banca Usa.

 

Il punto tecnico (a cura dell’ufficio studi di Borse.it)

 Grafico Tenaris

Il titolo Tenaris apre in gap down oggi dopo la pubblicazione dei risultati trimestrali. Importante la chiusura poiché il titolo si è riportato sul supporto chiave a 9 euro. Un livello che nel corso del 2019 ha sempre sostenuto il titolo rispedendolo verso l’alto. RSI appare piuttosto scarico evidenziando che le pressioni ribassiste cominciano a dare segnali di rallentamento. Il grafico dunque sembra suggerire che le pressioni ribassiste si stiano gradualmente affievolendo.

Probabilmente molto dipenderà da quello che il mercato farà nelle prossime sedute che per ragioni strutturali e cicliche potrebbero essere di correzione. Il che potrebbe portare Tenaris anche più in basso verso il minimo di 8,5 euro, livello che il titolo ha visto nel 2016 (quando il petrolio andò a 27 dollari).