Tenaris: batte il consensus nel 1° trim 2018 e management conferma buone prospettive 2018
Chiude un 1° trimestre di forza Tenaris con conti sopra le attese, in forte progresso a/a e outlook positivo.
In particolare i ricavi del gruppo ammontano a 1.866 milioni di dollari, con un balzo del 62% sul pari periodo 2017 e battendo il consensus del 8,4%.
A guidare il forte rialzo dei ricavi soprattutto il Nord America a 807 milioni (+69% a/a), beneficiando delle più alte vendite in Canada nella stagione migliore per le perforazioni e dell’on-shore in USA. In Sud America la crescita è stata sempre a doppia cifra (+40%). In Europa le vendite sono aumentate del 17% a/a grazie all’incremento della domanda di tubi meccanici per la produzione di energia elettrica e per il trattamento degli idrocarburi. In Medio Oriente e Africa le vendite sono aumentate del 98% a/a, sostenute da un eccezionale livello di spedizioni di prodotti per il progetto Zohr nel Mediterraneo orientale e dalla stabilità delle vendite all’estero. Nell’area Asia Pacifico le vendite sono aumentate del 45%, grazie all’incremento delle spedizioni in tutta l’area e in particolare in Thailandia.
L’Ebitda si fissa a 354 milioni, con una crescita a doppia cifra (+79% a/a) e battendo le stime del 4,2%. In progresso dunque anche la redditività al 19%, vs il 17,2% dello scorso anno (+180 basis point). La gestione caratteristica chiude a 212 milioni (+489% a/a), sopra le attese del 13% (187,9 milioni). L’utile netto si fissa a 235 milioni, in rialzo del 14% a/a, ben sopra alle stime ferme a 155,7 milioni (+51% a/a).
Gli investimenti tecnici nel primo trimestre 2018 sono stati pari a 92 milioni, rispetto ai 121 milioni del trimestre precedente e ai 139 milioni del primo trimestre 2017.
Alla fine del trimestre, la posizione di cassa netta ammonta a 557 milioni, rispetto ai 680 milioni di dollari di inizio anno. Battute le stime anche qui che vedevano la cassa a 515 milioni.
Positivo anche l’outlook del management.
Nell’anno in corso, l’attività di perforazione degli scisti negli Stati Uniti è cresciuta costante mentre, in Canada, la crescita è influenzata dai vincoli di capacità di trasporto e dall’aumento degli spread dei prezzi delle materie prime. Nel resto del mondo, l’aumento dei prezzi del petrolio sta portando ad una graduale ripresa dell’attività di perforazione a terra. In America Latina, nonostante i promettenti risultati dei programmi di riforma in Brasile e Messico e l’ulteriore interesse per lo scisto di Vaca Muerta in Argentina, l’attività di perforazione è stata lenta a riprendere al di fuori della Colombia e nelle acque profonde in Guyana.
Non è ancora chiaro quale sarà l’impatto totale dei dazi statunitensi sull’acciaio, ma il management di Tenaris prevede di essere nella posizione migliore per aumentare la produzione nei suoi impianti interni negli Stati Uniti.
Per i prossimi trimestri il management prevede una diminuzione delle spedizioni rispetto al primo trimestre ma le vendite e i margini dovrebbero beneficiare di aumenti di prezzo che compensino i recenti aumenti dei costi delle materie prime. L’Ebitda e l’utile operativo dunque dovrebbero continuare a crescere nel corso dell’anno.