Telecom verso II trimestre interlocutorio, la vera prova del nove sarà il prossimo quarter
Riflettori tutti puntati sull’andamento del segmento mobile in Italia per capire quale futuro attende Telecom Italia. La maggiore tlc italiana diffonderà domani i conti del secondo trimestre (alle 14:00 in programma la conference call con gli analisti), i primi che vedranno i possibili effetti – ancora parziali – dell’arrivo di Iliad in Italia, datato 29 maggio.
L’impatto finanziario non dovrebbe essere significativo visto che riguarda poco più di un mese. Tuttavia, l’entità del peggioramento della perdita netta sul fronte telefonia mobile dopo i 44mila euro del nel 1 ° trimestre dovrebbe fornire un’indicazione prospettiva in vista del terzo trimestre, quello che effettivamente dirà quanto danno Iliad può infliggere in termini di quota di mercato.
Stime degli analisti
Il consensus Bloomberg vede nel secondo trimestre ricavi in lieve crescita a 4,79 mld dopo la contrazione dell’1,6% fatta segnare nel primo trimestre; l’utile netto rettificato è visto a 335 mln con ebitda a 2,045 mld.
La crescita dei ricavi in Italia dovrebbe essere in rallentamento rispetto al +2% del 1° trimestre complice la riduzione dei guadagni ARPU fissi e del peggioramento della resistenza di fatturazione a 28 giorni nel 2 ° trimestre. Dopo un’espansione dell’1,3% nell’Ebitda in Italia nel 1° trimestre, è attesa una crescita ulteriore, seppur modesta.
Spauracchio Iliad
Settimana scorsa Moody’s ha avvertito che l’effetto Iliad porterà minori ricavi da servizi nell’ordine del 4-6% per i tre operatori presenti in Italia (Wind Tre, Telecom Italia e Vodafone) con Wind Tre la più colpita, mentre Telecom e Vodafone sono protette dal loro posizionamento sul segmento di fascia alta e a reti di migliore qualità. Per Telecom è vista una diminuzione dei ricavi del 4-5% all’anno fino al 2019, mentre l’ebitda crescrà al massimo dell’1%. Moody’s ritiene comunque che Iliad non cambierà il mercato come ha fatto in Francia.
Credit Suisse, ritiene che sussista il rischio di una guerra dei prezzi dopo la presentazione delle offerte di Iliad sul mercato italiano, con Vodafone che ha lanciato Ho. Inoltre, le nuove offerte di Tim “sono delle promozioni, ma il rischio è che diventino permanenti, portando a una maggiore pressione sull’Arpu (average revenue per user, n.d.r)”.